Sabato 12 gennaio 2013, per la rassegna “Thank God It’s…Saturday” sul palco del Milestone di via Emilia Parmense 27 si presenta l’Ettore Cappelletti Blues Trio, composto da Ettore Cappelletti alla chitarra e voce, Cristian Daniel alla batteria e voce e Marco Mariniello al basso elettrico e voce. Il concerto inizierà alle ore 22.30.
Ettore Cappelletti Blues Trio è un progetto che nasce dall’unione di tre giovani e talentuosi musicisti che ritrovano le proprie radici nella “Black Music”. La volontà dei tre è quella di offrire un progetto musicale di alta qualità presentando brani originali e nuovi arrangiamenti di alcune cover. Il “beat”, prettamente funk-blues, si intreccia alle radici soul dei tre musicisti: il risultato è un repertorio che non fa mai smettere di battere il piede, mettendo in risalto le qualità creative di ognuno dei componenti della band. Da Robben Ford a Chaka Kahn passando per John Mayer, Herbie Hancock, Stevie Wonder e Ray Charles, questo trio vuole sfatare il luogo comune che rappresenta il blues come un genere musicale “antico”, mettendo invece in evidenza l’influenza di altri generi musicali che lo rendono attuale e senza tempo.
Ettore Cappelletti Carlo “Eric” nasce a Carate Brianza nel 1985; figlio d’arte, ha intrapreso lo studio della musica all’età di 8 anni sotto l’ala di Marco Detto. All’età di 12 anni Ettore inizia lo studio della chitarra, dapprima con il padre Tino Cappelletti, storico membro della Treves Blues Band e oramai artista affermato a livello nazionale e internazionale (Mike Bloomfield, Chuck Leavell, Fabio Treves, Eugenio Finardi), per poi perfezionarsi con Claudio Bazzari. Ettore Cappelletti è oggi un artista affermato: chitarrista-cantante dalla vena prettamente “black”, ha approfondito i linguaggi del blues, del jazz, del soul e del pop. Collabora in diversi progetti musicali ed è leader del suo progetto personale “Ettore Cappelletti 3io”. Partecipa al progetto del padre “Tino Cappelletti Joy Band” ed inoltre fa parte dell'”Hammond Trio” con Massimo Serra e Massimo Tempia.