“Radere al suolo il carcere delle Novate e costruirne uno nuovo”. E’ questa la proposta di Gennaro Narducci, segretario regionale del sindacato UGL Polizia Penitenziaria dopo la condanna da parte della Corte europea dei diritti umani di Strasburgo all’Italia. Condanna dovuta alle condizioni dei carceri di Busto Arsizio e appunto di Piacenza. Narducci non esita a definire il penitenziario piacentino un lager da abbattere: “Questo carcere si trova in una condizione fatiscente preoccupante, vi sono infiltrazioni d’acqua, servizi igienici non funzionanti, i detenuti che non possono nemmeno lavorare e non possono fare altro che restare rinchiusi nelle loro minime celle per tutto il tempo. Senza contare la condizione della caserma: addirittura gli agenti si sono dovuti autotassare per imbiancare le pareti. Questo è un lager che andrebbe chiuso e si dovrebbe aprire una struttura nuova. Si spenderebbe sicuramente di meno che riparare il penitenziario attuale. Perché le istituzioni non aprono un tavolo tra le parti al quale discutere di una possibile soluzione?”.
Lo stesso Narducci punta poi il dito contro il mondo politico che accusa di immobilismo: “Hanno presentato denunce su denunce, certo, ma in concreto i politici non si sono mai mossi, tant’è vero che la condanna della Corte Europea è arrivata dopo la denuncia degli stessi detenuti. Anche le istituzioni locali cosa hanno fatto? Sotto elezioni era tutto un via vai di politici che entravano e uscivano dal carcere, ma io mi chiedo: a cosa sono servite quelle visite? Viene il dubbio che fosse pura propaganda elettorale”.