Il boato di Piacenza avvertito anche in altre zone: come spiegare il fenomeno?

Sulle cause del boato avvertito a Piacenza l’altra notte, e localizzato nello specifico in via Anguissola, sta indagando la Squadra Mobile della Polizia. L’ipotesi più accreditata riguarda sempre la presenza di ragazzini che avrebbero innescato un esplosivo molto più potente del solito. Ma il fatto che, in altre zone del nord Italia come Codogno, Pavia e la provincia di Reggio Emilia lo stesso suono sia stato avvertito più o meno distintamente, ha aperto una serie di interrogativi. Molti cittadini infatti si sono detti preoccupati del fenomeno, che negli ultimi tempi sarebbe ricorrente, e non solo in Italia. Da qui a scomodare le trombe dell’Apocalisse – complice un’interpretazione del calendario Maya – non c’è voluto molto: a questo proposito abbiamo raccolto il parere del piacentino Alberto Negri di “Spazio Tesla”, che ha fornito un’interessante interpretazione del fenomeno, certamente non catastrofista, ma neppure così tranquillizzante.

Radio Sound

“E’ stato certamente un fenomeno inquietante, ma è difficile dare una catalogazione precisa. Una delle ultime ipotesi, passata su molti siti e blog, riguarda la scia del passaggio di un meteorite che ha sfiorato la Terra, e che avrebbe potuto indurre a questo fenomeno. Un’ipotesi naturale su cui gli astronomi potranno essere più precisi. Noi ricercatori della cosiddetta “linea di confine” siamo comunque abbastanza inclini a pensare che potrebbe esserci stata una “rivolta” della Terra a delle sollecitazioni naturali del sole, come le piogge solari di cui ha riferito anche la Nasa. Un’altra ipotesi, molto di confine, prevede la presenza di qualcosa di molto tecnologico, di comandato a distanza: è una supposizione davvero molto borderline. Mi riferisco al progetto HAARP (High-Frequency Active Auroral Research Program: cioè Programma di studio delle Aurore mediante emissione di Radio Frequenze ad alta potenza).  Un esperimento che viene diffuso da antenne poste in Alaska rivolte verso il cielo, di cui si parla in rete, su altissime frequenze che vengono sparate verso l’alto per poi ricadere sulla Terra.