“L’Expo mondiale è alle porte e non se ne parla più”. L’allarme di Felicity

L’Associazione socio-culturale Felicity di Piacenza ha ripreso a pieno regime la propria attività di discussione e proposizione ideale nell’ambito della città. Oltre a cercare, con non poche difficoltà, collaborazioni anche con alcune associazioni di categoria, per ricreare e ripensare insieme la città, i coordinatori di Felicity hanno definito un percorso, un cammino proiettato nella città del futuro, con particolari connotati di innovazione. “Prerogativa di Felicity – si legge in una nota – è  ed è sempre stata l’attuabilità e fattibilità dei progetti, anche quelli più provocatori e futuristici”. 

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Per l’inizio del 2013 l’associazione intende organizzare un incontro nel quale far conoscere, tra le tante, una proposta dalla quale partire; una proposta che nasce da una preoccupazione, si legge sempre nella nota.  

“La proposta – prosegue il comunicato – è quella di attuare anche a livello locale, da parte dell’amministrazione comunale, della cabina di regia per il centro, dalle associazioni di categoria, con la partecipazione di gruppi e associazioni come Felicity, e/o di quelle persone con esperienze professionali specifiche ,i cosidetti “brown bag lunch meeting”. Il nome è mutuato da specifiche esperienze anglosassoni, dove la brown bag indica il sacchetto di carta (marrone) dove viene conservato il pasto da consumare velocemente, in questo caso insieme. Nel nostro paese iniziativa analoga è già stata organizzata dal Ministero dell’Economia. E’  evidente che in questi “meeting/incontri” si potrà parlare di tutto da temi economici, istituzionali , altro. E qui esce una delle nostre preoccupazioni, non la sola purtroppo: Expo 2015″.  

“Non possiamo non essere sconcertati – continua la nota – dal poco o nulla che a Milano si sta facendo in quella direzione, non possiamo non essere seriamente preoccupati dalle dichiarazioni dell’Amm.re di Expo sul tempo a disposizione e quindi ancora “il tempo che ci rimane”. Il tempo è una concezione che ognuno valuta diversamente, ma è indiscutibile che se siamo all’inizio del 2013 quando mancano circa due anni, poco o nulla è stato realizzato per un evento di tale portata e rilevanza mondiale. Ci domandiamo quindi se il tempo rimanente è poco, insufficiente, e se è il caso di incominciare a preoccuparsi. Anche perché ci pare che i comuni limitrofi a Milano, conseguentemente, vivano la stessa sensazione di avere ancora tempo a disposizione. In realtà il tempo sta scadendo”.

E ancora: “Non si può improvvisare la delocalizzazione degli eventi da Milano, in parte ad esempio a Piacenza. Non ci si può limitare a dichiarazioni formali, a dichiarazioni di intenti e basta. Ci vuole una seria organizzazione e programmazione, ci vogliono studi di fattibilità, ci vogliono professionisti del settore (volontari o non), ci vogliono idee realmente innovative per attrarre visitatori (ribadiamo: la vicinanza non basta), è necessario pensare ad adeguati e strutturati servizi, e a tanto altro ancora. Se non riusciremo a fare veramente squadra e valorizzare le nostre eccellenze, avremo fallito un occasione unica, imperdibile, storica. La nostra città ha tanto da offrire e far conoscere”.

E in chiusura Felicity si dice disponibile a coinvolgere e farsi coinvolgere da chi vuole fare un serio cammino progettuale per la città in assoluto, e nello specifico per l’importante appuntamento del 2015.