Violazioni tributarie, intesa tra Agenzia Entrate, GdF e Procura

Creare un “ponte” tra l’azione amministrativa di contrasto alle violazioni tributarie e il procedimento penale, attraverso uno scambio strutturato di informazioni tra amministrazione finanziaria e Procura della Repubblica. Questo l’obiettivo dell’intesa siglata ieri mattina dal Procuratore capo presso il Tribunale di Piacenza, Salvatore Cappelleri, dal Comandante provinciale della Guardia di Finanza, Maurizio De Panfilis, e dall’Agenzia delle Entrate dell’Emilia-Romagna. Con il protocollo di intesa, il terzo in regione, viene recepita un’indicazione contenuta nel decreto legge 16 del 2012 sulla semplificazione fiscale, che afferma la necessità di una correlazione strutturale tra l’azione amministrativa e quella penale in ambito tributario (art. 8).

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Nel dettaglio, l’intesa prevede un sistema di comunicazione bi-direzionale dalla Procura all’amministrazione finanziaria nel rispetto del segreto istruttorio (sullo stato dei procedimenti penali scaturiti da denunce presentate all’autorità giudiziaria) e dall’amministrazione finanziaria alla Procura (sullo stato dei procedimenti amministrativi condotti dall’Agenzia delle Entrate o dalla Guardia di Finanza che contengono rilievi penali). L’accordo affida inoltre all’amministrazione finanziaria il compito di fornire un supporto specialistico all’attività degli inquirenti nel caso di profili tecnici particolarmente complessi, e di svolgere approfondimenti istruttori su mandato della Procura.

Per assicurare il coordinamento operativo, infine, viene creata una rete di referenti costituita da funzionari dell’Agenzia delle Entrate, responsabili delle segreterie dei Sostituti Procuratori e rappresentanti della Guardia di Finanza.