Agroalimentare traino dell’economia piacentina, edilizia sempre in forte difficoltà. Sono i dati emersi dall’assemblea di fine anno di Confindustria tenutasi questo pomeriggio. Spiragli di ripresa, con tutta la prudenza del caso, potrebbero giungere dalla seconda metà del 2013, la vera ripresa nel 2014, come conferma Cesare Betti, direttore di Confindustria: “Il 2012 è stato un anno molto difficile: il primo trimestre, a dire il vero, è stato positivo, nel secondo la situazione ha cominciato a peggiorare e gli ultimi sei mesi sono stati negativi. Il 2013 sarà difficile nei primi sei mesi, miglioramenti, anche se timidi, giungeranno nella seconda metà dell’anno, mentre per la ripresa vera e propria si dovrà attendere effettivamente il 2014. Per ora se la cavano solo le aziende che esportano o quelle che lavorano per chi esporta, chi lavora esclusivamente sul mercato italiano sta vivendo invece momenti davvero difficili. Anche l’export, sia chiaro, incontra criticità, ma certamente meno di chi si dedica al mercato interno”.
“A livello prettamente nazionale sta reggendo molto bene il settore agroalimentare seguito da quello chimico, discorso opposto per il settore edile che è praticamente fermo. Inoltre, se per gli altri settori in crisi si intravedono spiragli futuri, per l’edilizia questi spiragli ancora non si intravedono. Possiamo solo sperare che Governo e autorità locali vadano incontro in qualche modo a questo comparto: la scorsa amministrazione locale aveva fatto lavori numerosi e sistematici che hanno aiutato non poco il settore edile: è questa l’unica soluzione per evitare il completo tracollo”.