“Continuità e miglioramento degli interventi di natura assistenziale per tutte le gravissime disabilità acquisite ed anche per la Sla (Sclerosi laterale amiotrofica): era quello che avevo chiesto con una risoluzione approvata nei mesi passati, ora arriva una prima risposta concreta della nostra Regione ”. Lo afferma il consigliere regionale del Partito Democratico di Piacenza Marco Carini nel commentare la proposta illustrata dall’assessore alla Sanità Carlo Lusenti in commissione di procedere ad un incremento dell’assegno di cura per le famiglie che assistono persone con gravissima disabilità acquisita, fino a una somma di circa 1200 euro al mese. “Un elemento qualificante della proposta – fa notare – è la previsione che il livello più elevato dell’assegno di cura sia destinato a tutte le persone con gravissima disabilità (non solo le persone con Sla), indipendentemente dalla specifica patologia, in una logica di equità e uniformità, che ha sempre guidato le politiche regionali per la non autosufficienza”. “Si tratta di un segno tangibile – sottolinea – della nostra capacità di fornire servizi all’altezza dei bisogni, spesso supplendo alle carenze dello Stato. E’ un elemento qualificante di quella diversità emiliana che contraddistingue le politiche attuate dalla Regione, che in tempi di tagli e revisione della spesa, riesce a individuare priorità, stanziando risorse importanti non solo per conservare la qualità delle prestazioni sanitarie, ma anche per aumentarla”.
“Voglio ricordare infatti che dal 2004 – continua – la Regione Emilia Romagna ha promosso un programma, unico in Italia, per l’assistenza continuativa delle persone con gravissima disabilità acquisita. In base a tale programma le persone seguite dai servizi nel 2011 sono state 126 in Provincia di Piacenza, di queste 36 sono beneficiari di assegni di cura. Inoltre si stima che in provincia di Piacenza le persone affette da Sclerosi laterale amiotrofica siano circa 27, e di queste circa la metà si trovano nella fase avanzata della malattia che causa una condizione di gravissima disabilità. Nel programma regionale nel 2011 in provincia di Piacenza sono state seguite 15 persone affette da Sla”. “Rispetto a tutte queste situazioni – prosegue Carini – la Regione ha intenzione di intervenire al fine di assicurare un intervento di sostegno più elevato per persone con gravissima disabilità assistite al domicilio che manifestano bisogni di assistenza di particolare intensità nell’arco delle 24 ore. Coloro che pur trovandosi in una condizione di gravissima disabilità acquisita non sono attualmente seguiti dai servizi socio-sanitari territoriali, per accedere alla rete possono rivolgersi ai Servizi sociali per disabili presenti presso il Comune o l’Azienda Usl di residenza”.