Si è svolta ieri nella Sala conferenze “Il Samaritano” della Caritas Diocesana la 43esima Assemblea Provinciale della CNA, la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa che nel piacentino riunisce circa 1.500 imprese. L’eloquente titolo dell’assise – “Il futuro, la nostra responsabilità” – ha offerto al presidente provinciale Dario Costantini, intervenuto dopo l’esibizione del coro della scuola elementare “Alcide De Gasperi”, lo spunto principale per il suo discorso d’apertura.
“Va malissimo in tutti i settori – ha esordito Costantini – con il fatturato delle imprese artigiane piacentine che nei primi sei mesi dell’anno si è ulteriormente ridotto del 5% rispetto allo stesso periodo del 2011. Qualcuno resiste, qualcuno pensa di chiudere, qualcun altro lo ha già fatto ed altri ancora pensano di delocalizzare in Romania dove si paga solo il 16% di tasse ed i servizi non sono peggiori dell’Italia. C’è anche chi ha seriamente pensato a soluzioni estreme, ma a tutti loro, pur ammettendo le reali difficoltà del momento, dico che bisogna andare avanti pensando ai nostri figli, ai nostri nipoti e a quei giovani che sono il nostro futuro. CNA sta facendo più del possibile per aiutare gli associati e continuerà a farlo, confrontandosi con le istituzioni, aumentando gli stanzia-menti per la nostra cooperativa di garanzia che fa meglio delle banche, studiando soluzioni per l’export e per far crescere la competitività. Ma lo Stato cosa fa? Finora ha aumentato la pressione fiscale e non ha mai ridotto seriamente la spesa pubblica. Le province andavano abolite tutte, così la riforma è poco seria. E la burocrazia continua ad aumentare. I giovani, il nostro futuro, ci danno forza”.
Intervento duro e concreto capace di guadagnarsi un’autentica standing ovation, così come tanti applausi sono stati tributati a Roberto Franchini, presidente di CNA Costruzioni Emilia Romagna. Franchini ha snocciolato i dati delle imprese emiliane messe in ginocchio dal terremoto, ma ha anche illustrato il piano di ricostruzione che potrebbe non solo far rinascere le zone colpite dal sisma, ma anche fungere da volano per far ripartire il comparto delle costruzioni, il più in crisi di tutto il sistema.
Dopo gli interventi di saluto delle autorità presentate dal direttore di CNA Enrica Gambazza – il prefetto Antonino Puglisi, il presidente della provincia Massimo Trespidi che ha annunciato, dal palco di CNA, la convocazione degli Stati Generali del territorio piacentino nei primi mesi del 2013, del sindaco Paolo Dosi e del presidente della Camera di Commercio, Giuseppem Parenti – è toccato al presidente nazionale di CNA, Ivan Malavasi, tirare le conclusioni dell’Assemblea.
“L’Italia soffre per il suo stato di dissesto finanziario – ha detto Malavasi – con un debito pubblico di quasi 2.000 miliardi. Ritengo sbagliato, come si sta facendo, mettere mano a questo problema continuando ad aumentare la pressione fiscale; così si danneggiano tutti i cittadini ma soprattutto le imprese a cui si toglie competitività e posti di lavoro. Il debito va ridotto con la cessione del patrimonio non strategico dello Stato, beni mal gestiti che oltre a non portare risorse aumentano ulteriormente la spesa. Le piccole e medie imprese rappresentano la spina dorsale del nostro sistema produttivo; si parla tanto dei potenziali disoccupati dell’Ilva, ed è giusto trovare soluzioni per salvare l’occupazione e l’azienda, ma nessuno ha fatto caso ai centomila posti di lavoro persi nel mondo dell’artigianato nel trimestre luglio-settembre di quest’anno. Così non si va avanti, ma come ci consiglia il tema dell’Assemblea cerchiamo di continuare pensando ai giovani e al loro futuro”.