Sagre: al via le norme su pagamento del suolo, dei rifiuti e durata massima

AGGIORNAMENTO ore 16.30 – E’ stato dato il via, oggi presso la sede dell’Unione commercianti di Piacenza, al tavolo di lavoro programmato, per risolvere la questione aperta delle sagre paesane. Una vicenda che era scoppiata, dopo le lamentele di alcuni ristoratori, per l’eccessiva deregolamentazione di queste manifestazioni, 870 nel Piacentino solo nell’ultimo anno, a scapito degli esercenti.

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Si è trattato di una riunione di insediamento, alla quale erano presenti una decina di sindaci e di ristoratori, oltre alle Pro loco e che ha discusso sull’entrata in vigore di un regolamento minimo per la programmazione di eventi. Due i primi criteri che saranno introdotti: il pagamento del suolo pubblico, dei rifiuti e una durata massima delle sagre.

“In seguito potranno aggiungersene altre – ha detto Giovanni Struzzola, direttore di Unione commercianti – su tutte il rispetto delle norme sanitarie”.

Non sarà comunque un regolamento rigido ma sottoposto alla discrezionalità dei primi cittadini. Questo per salvaguardare le sagre storiche, alle quali difficilmente i sindaci potranno rinunciare, anche se dovranno essere penalizzate le manifestazioni che speculano sulle agevolazioni o la deregolamentazione, finora, che interessavano questo genere di eventi.

NOTIZIA ore 14.20 – Piacenza pioniera nel contratto nazionale di lavoro. “Fipe segue tutto quello che e’ pubblico esercizio” ha commentato il presidente Cristian Lertora che, in attesa dell’inizio dell’incontro con i sindaci per istituire il tavolo congiunto e risolvere la questione aperta delle sagre – sulla quale era scoppiata la rivolta dei ristoratori -, ha annunciato che la nostra provincia e’ la prima ad aver firmato a livello nazionale il contratto collettivo di lavoro. Un approdo importante, tanto e’ vero che “nei palazzi romani stanno discutendo in questi giorni del contratto nazionale guardando a Piacenza, visto che e’ stato il primo a essere firmato” ha confermato Lertora, che ha poi precisato: “A questo la federazione italiana serve, per dare regole certe e chiare ma soprattutto far risparmiare gli associati”. La riunione e’ in corso presso la sede di Unione commercianti, alla presenza di una decina di sindaci del territorio e altrettanti ristoratori. L’incontro nasce dalle proteste, arrivate nei mesi scorsi dai commercianti, che lamentavano la deregolamentazione delle sagre paesane sul territorio, a scapito del loro fatturato, vincolato invece da molta più burocrazia. Nel territorio piacentino, stando ai dati della Provincia, le sagre sono state 870 solo nell’ultimo anno.