Preso a cinghiate per anni dal padre e dalla matrigna. E’ il risvolto più crudo di un caso di maltrattamenti in famiglia avvenuti ai danni di un ragazzino di soli 10 anni. Il quale sarebbe stato costretto a subire di tutto: in alcuni casi sarebbe stato svegliato dalla matrigna con il lancio di oggetti, in altri sarebbe stato costretto a lavarsi con acqua fredda. Fatti venuti a galla grazie alle indagini dalla polizia e costati la denuncia a due coniugi sudamericani. La segnalazione era giunta all’ufficio minori della squadra mobile qualche tempo fa in seguito a un referto medico sul ragazzino che era stato accompagnato in ospedale dalla nonna paterna. In quell’occasione il medico aveva riscontrato evidenti segni di cinghiate sulla schiena del bambino. La polizia è così risalita ai responsabili, il padre e la matrigna, entrambi sudamericani. Il bambino era in Italia da qualche anno e il padre si era creato da tempo una nuova famiglia. E’ emerso che il piccolo subiva violenze da anni. A seguito dei maltrattamenti il bambino ha poi deciso di rimanere a vivere con la madre naturale che si era trasferita nel sud Italia. Nel corso dell’incidente probatorio svoltosi davanti al giudice del tribunale di Piacenza il bambino ha confermato le violenze, non solo da parte del padre, ma anche da parte della matrigna. Episodi raccapriccianti: come svegliarlo alla mattina lanciandogli oggetti, costringendolo a lavarsi sotto la doccia con acqua fredda. Entrambi i coniugi sono stati denunciati per maltrattamenti in famiglia.