Nei giorni scorsi il Patronato di Confagricoltura Piacenza ha avuto il piacere di poter annoverare un assistito d’eccezione: Andrea de Adamich, il noto pilota di formula uno e giornalista sportivo che in molti associano alla trasmissione di successo Grand Prix ed al Centro Internazionale Guida Sicura di Varano de’ Melegari (PR).
Che Enapa fosse un patronato sprint lo si sapeva, la scelta del campione conferma la tesi ed è stata accolta con piacere e con una punta d’orgoglio. De Adamich, molto gentilmente, ha anche scambiato un paio di battute sul suo rapporto con l’agricoltura. “Vivo a Varano – ci ha raccontato de Adamich – in una casa padronale a 300 metri dall’autodromo. Ho comprato quella dimora nel 1990, faceva parte della tenuta Ancellotti, una dimensionata e moderna azienda agricola ad indirizzo zootecnico con una stalla di oltre 500 vacche da latte che conferisce il prodotto per la produzione del Parmigiano Reggiano e coltiva circa 300 ettari. Mi interessava quella casa perché era vicina all’autodromo, altri non l’avrebbero voluta per lo stesso motivo, ed allo stesso tempo immersa nella natura. Trasferendomi lì e divenendo amico dei fratelli Ancellotti ho costruito un mio legame con l’agricoltura. Quando, i primi tempi, chiedevo ai miei amici: “Cosa facciamo per l’ultimo dell’anno? Dove andiamo a Natale?” questi mi rispondevano che alle sei di tutti i giorni, Natale e Capodanno compresi, bisogna andare in stalla a mungere. Ho capito che fare l’agricoltore non è un mestiere come gli altri, richiede una dedizione totale ed è, allo stesso tempo, entusiasmante. Nell’agricoltura moderna, come quella che posso vedere sull’uscio di casa mia, il miglioramento della produttività viene conseguito attraverso l’impiego della tecnologia: trattori a guida satellitare, impianti fotovoltaici sulle stalle, sale di mungitura attrezzate ed automatizzate. Le aziende sono vere e proprie imprese, forse ancor più complesse di quelle degli altri settori: gli aspetti produttivo-gestionali sono legati ad elementi economico commerciali come le quotazioni delle materie prime e dei fattori produttivi, non si possono trascurare gli aspetti legati al benessere animale ed alla sostenibilità ambientale. E’ un mestiere complesso che richiede una preparazione a 360°. Poter godere del contatto con la natura, poi, è meraviglioso. Lepri, volpi, scoiattoli, cinghiali, fagiani: sull’appezzamento attorno alla casa avvisto numerosi esemplari di diverse specie di fauna selvatica, questo la dice lunga anche sulla sostenibilità dell’attività agricola condotta ai livelli d’avanguardia”.
“E’ stato un piacere poter ascoltare queste disinteressate parole d’apprezzamento per il valore dell’attività agricola e per l’impegno degli agricoltori” ha commentato la Responsabile del Patronato Cristina Modenesi. Ci permettiamo di chiudere con una battuta, dato che un recente decreto assoggetta a formazione tutti gli operatori che devono utilizzare le trattrici agricole: “Cosa ne pensa di organizzare insieme i corsi per la guida dei trattori?”.