Omicidio di Chignolo, il giovane fermato confessa: “Mi stavo difendendo”

AGGIORNAMENTO – Delitto di Chignolo Po, ha confessato Angelo Siciliano, 27 anni, il giovane fermato ieri dai carabinieri e ora in carcere a Pavia.

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Al pm della procura lombarda Paolo Mazza ha ammesso di aver sferrato le due coltellate al petto di Gianluca Serpa, il 18enne trasportato d’urgenza domenica notte all’ospedale di Castelsangiovnni ma morto nel giro di poche ore dal suo ricovero. L’ha ammesso ma ha anche spiegato di averlo fatto per difendersi da una violentissima aggressione da parte dello stesso 18enne insieme con suo padre e suo fratello.

Motivo? Una sorta di faida famigliare che a quanto pare dura ormai da qualche tempo e dovuta a ragioni economiche dopo lo scioglimento di un’impresa edile di cui facevano parte il papà della giovane vittima e lo zio, ora in lite tra loro. Siciliano, che non fa parte della famiglia, è stato coinvolto perché è il fidanzato della cugina di Gianluca Serpa, figlia dello zio in questione che, peraltro, l’ha assunto nella nuova società nata dopo lo scioglimento. Ora gli inquirenti stanno assemblando i vari tasselli di un puzzle a poco a poco più chiaro e stanno verificando le varie dichiarazioni; anche quelle dei parenti della vittima, che sulle prime avevano detto di aver trovato il ragazzo agonizzante e non avevano fatto parola della lite.


Svolta nelle indagini sulla morte di Gianluca Serpa, il 18enne accoltellato nella notte tra domenica e lunedì e deceduto all’ospedale di Castelsangiovanni. Che i carabinieri di Pavia stessero indagando negli ambienti famigliari si era già detto. Ora infatti spunta una persona fermata intorno alle due di questa notte dagli investigatori: si tratta di Angelo Siciliano, un ragazzo 27enne molto vicino alla famiglia Serpa, operaio e residente anche lui a Chignolo Po. L’omicidio secondo quanto ricostruito dalle indagini sarebbe stato il tragico epilogo di una violenta lite tra l’arrestato e il 18enne. Siciliano è stato portato nel carcere di Torre del Gallo a Pavia. Ricordiamo che la vittima Gianluca Serpa, era arrivata senza vita alle 2 di domenica notte all’ospedale di Castelsangiovanni. Aveva una ferita da coltello al petto. Ad accompagnarlo il padre. L’arma del delitto è stata ritrovata nelle vicinanze del bar dove è stata rinvenuta la vittima. Era sporca di sangue e sulle tracce, così come sul materiale ritrovato sotto le unghie di Gianluca Serpa, stanno lavorando i carabinieri. Oggi è prevista l’autopsia.