«L’Anas ha una strategia: escludere Centropadane dalla gestione dell’A21»

I vertici della società Centropadane, partecipata dalla Provincia di Piacenza con il 9% delle azioni e dalla Camera di commercio sempre di Piacenza con l’1,5%, sono in via Garibaldi per fare il punto della situazione a più di un anno di distanza dall’ultimo incontri. Ricordiamo che Centropadane è una società per azioni nata nel 1960 e attiva dal 1971 che gestisce 88.6 chilometri di autostrada, da Piacenza a Brescia, e la diramazione per Fiorenzuola, raccordando la A21 con la A1 e la A4; aumentati di altri 17 e rotti chilometri negli ultimi anni. Si estende sul territorio di due regioni: Emilia Romagna e Lombardia.

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La sua concessione è scaduta nel settembre del 2011 e la situazione è ora fortemente incerta: contro il bando di Anas per la concessione trentennale, o meglio, contro la cosiddetta prequalifica presentata in estate, sono stati presentati ricorsi e di conseguenza tutto è ancora in evoluzione. Ed è su questo punto che il presidente Augusto Galli non ci è andato tanto per il sottile nel giudicare l’operazione: «Chi ha fatto il nuovo bando di gara ha voluto escludere Centropadane – ha detto – Dopo 41 anni di gestione di autostrada, dopo i risultati raggiunti, qualche ‘mente’ ha pensato che noi non andassimo bene. Il concetto è chiaro: l’Anas in questi anni ha tentato di entrare direttamente nella concessione. Da anni l’Anas tenta di uscire dalla gestione dei bilanci statali, e per farlo deve avere il 41% delle entrate non derivanti dallo Stato. La strategia, dunque, era ed è di impossessarsi delle concessioni quando andavano in scadenza».

Galli, prima di entrare nel merito delle varie situazioni e delle varie opere con l’ingegner Salvadori, ha dato un paio di numeri sulla crisi: il calo della circolazione dei veicoli quest’anno è calato dell’8%, con tutto ciò che ne consegue. La faccia positiva di questa medaglia è che mai prima d’ora s’è registrato un calo così netto degli incidenti stradali.