Prosegue l’inchiesta della procura della Repubblica, che sta indagando su possibili inadempienze nella gestione dei fusti radioattivi contenuti nella ex centrale nucleare di Caorso. Lo ricordiamo, la magistratura, che aveva aperto un fascicolo di inchiesta dopo la segnalazione di alcuni media locali, ha ipotizzato che nella manutenzione degli 8mila fusti contenuti in Arturo, vi possano essere state violazioni alla normativa. Ipotesi confermata anche da Giuseppe Biasini, direttore di Arpa, che ha in gestione dalla procura le analisi all’esterno dell’ex centrale nucleare: “La magistratura farà le sue valutazioni. Di fatto qualche motivo c’è stato, si tratterà di capire dimensione e il livello del fenomeno”.
I controlli sono avvenuti su due livelli. Il primo ha riguardato Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che ha effettuato i rilevamenti all’interno della centrale, dove sono contenuti i fusti. Arpa, invece, all’esterno e sul loro trasporto. Nel caso di Arpa, ha chiarito Biasini “i risultati li abbiamo mandati alla procura, abbiamo obbligo di privacy e la settimana scorsa li abbiamo presentati”. Quel che si è sentito di dire, però, il direttore di Arpa è che in passato, “avendo seguito tutta la parte esterna alla centrale, tutti i nostri controlli hanno evidenziato una situazione normale e sotto controllo”.