Dopo il tavolo istituzionale, andato in scena in Provincia, oggi nello stabilimento Atlantis di Sariano di Gropparello si è svolta la celebrazione interreligiosa per i dipendenti dell’azienda, che entro il 31 dicembre rischiano il posto di lavoro. Sono quasi 200, lo ricordiamo. La messa è stata celebrata, a porte chiuse, a sostegno dei lavoratori, con credo cattolico, musulmano, induista ed ortodosso.
La fabbrica navale risente della congiuntura del settore e solo nel sito piacentino lascerà a casa 180 dipendenti. Per loro si prospetta un triste Natale, con lo spettro della disoccupazione che incombe in altre realtà produttive della stessa Atlantis: anche ad Avigliana, Torino, i dipendenti saranno messi in cassa integrazione, segno che la crisi è aziendale e non strettamente circoscritta al piacentino.
Per questo i sindacati chiedono un unico tavolo di trattative, a livello centrale, e non negoziati a livello provinciale.
“L’uomo si agita ma Dio lo conduce”. Con questa massima don Giampiero Gassinari, parroco di Sariano di Gropparello ha sintetizzato il senso del momento di comunanza avvenuto grazie alla religione, spiegando che “abbiamo fiducia che è il Signore che guida la storia. Quindi guardare queste realtà davanti a Dio sia doveroso per tutti per trovare verità, la responsabilità e la giustizia”.