E’ sempre la solita storia, quello che è inviso alla critica si rivela poi un successo di pubblico e viceversa.
Il film “E la chiamano estate” di Paolo Franchi con la piacentina Isabella Ferrari protagonista, è stato trattato dalla platea alla stessa stregua dei “B movie” degli anni 70: fischi e urla hanno accompagnato la proiezione che, sicuramente, non si può dire sia stata un successo di pubblico.
La critica ha però premiato sia la pellicola, per la miglior regia di Franchi, che l’ interpretazione della Ferrari, eletta miglior attrice.
Isabella Ferrari era stata insignita due settimane fa, della “Coppa d’oro 2012”, nella sua Piacenza, nel suo Teatro, il Municipale.
Allora erano stati solo applausi per lei mentre questa sera la sua premiazione è stata accompagnata da fischi e disappunto ma lei, da buona piacentina dalla “scorza dura”, ha difeso la sua scelta di fare questo film infarcito, secondo il pubblico, di nudi a ripetizione e scene erotiche spesso fuori luogo.
“Ringrazio questa giuria coraggiosa che ha premiato un film coraggioso“, sono state le parole a caldo di una Isabella Ferrari visibilmente emozionata che poi ha proseguito invitando il pubblico a vedere il film senza pregiudizi e con coraggio. “Così come ho fatto io – ha concluso la Ferrari – con coraggio, senza paura”. Infine la doverosa dedica: “Lo dedico a mia madre e ai miei figli che hanno una madre come quella del film”. E a questo punto sono piovuti solo applausi a incoronare Isabella imperatrice di Roma.
Marfa Girl, di Larry Clark è stato il vincitore assoluto del festival e si è aggiudicato il Marc’Aurelio d’oro. Si tratta di un film che racconta una storia di confine e le difficili vite della comunità messicana e quella bianca di Marfa, cittadina texana in cui, alle 11, vige il coprifuoco. E’ un film indipendente e proprio per la sua natura indipendente, questa pellicola sarà visibile, liberamente, in streaming dalla prossima settimana.