AGGIORNAMENTO ore 18.30 –Si è concluso il corteo, organizzato dal Network Antagonista e dal sindacato Si Cobas, che ha riportato in città le istanze dei lavoratori, in particolare del polo logistico. Un centinaio gli aderenti al corte che, partito dai Giardini Margherita è arrivato fino a piazza Cavalli, sotto le arcate del Gotico. Gli slogan contro l’austerità del governo Monti hanno fatto il paio con le rivendicazioni dei diritti dei lavoratori, da ultimi quelli dell’Ikea di Le Mose.
AGGIORNAMENTO ore 17.30 – “Sono di più i lavoratori che rischiano a Ikea, anche se la cooperativa Cgs dice una trentina”, ha spiegato il segretario Aldo Milani, durante il discorso che ha tenuto ai Giardini Margherita, nell’ambito della manifestazione organizzata dal Network Antagonista con i Cobas che sta andando in scena in centro e che arriverà in piazza Cavalli. “E’ comunque icredibile che, per un giorno di sciopero, vogliano trasferire dei lavoratori – ha continuato Milani – è una cosa che non prevede nessuna legge”.
La manifestazione, nata con l’intento di protestare contro l’austerità del governo Monti, si è comunque ben presto tramutata nella rivendicazione dei diritti dei lavoratori, da ultimi quelli dell’Ikea. “Una vittoria l’abbiamo comunque avuta, cioè nonostanet la cassa integrazione l’azienda è stata costretta ad ammettere che queste persone non possono essere espulse – ha concluso il segretario – e ora che i volumi di merci sono tornati alla normalità non se ne vede più la necessità”.
NOTIZIA ore 16.30 – “La cassa integrazione è una bufala, non si può chiedere perché alla cooperativa il lavoro non manca”. Com’era prevedibile la manifestazione che sta andando in scena in questi minuti, organizzata dai Cobas per le vie del centro, parte dal “caso Ikea” che ha animato nei giorni scorsi il polo logistico piacentino.
Dai Giardini Margherita, a partire dalle 16.30 e poi via verso piazza Cavalli, i lavoratori tornano a manifestare. Questa volta sotto le insegne del “No all’austerità, no alla repressione”, anche se la vertenza che vede contrapposto il colosso svedese e alcuni facchini sostenuti dal sindacato di base continua a tenere banco.
“Ieri abbiamo avuto un incontro con le cooperative per discutere sulle lettere di richiamo ma non abbiamo avuto risposte e da lunedì siamo ancora fuori – spiega uno degli esclusi dal magazzino – sono tutte bufale, sia la cassa integrazione che l’esclusione dei 107 lavoratori”. Questo perché, ha chiarito “loro stanno cercando di tenere fuori una cinquantina di operai, cioè quelli che hanno scioperato”.