Caccia alla lepre: domenica ultimo giorno di attività nel territorio

Questa domenica sarà l’ultimo giorno consentito per la caccia alla lepre su tutto il territorio provinciale. La modifica al Calendario venatorio provinciale, deliberata questa mattina dalla Giunta provinciale di corso Garibaldi e che anticipa di fatto di una settimana la chiusura, nasce dall’oggettiva valutazione della drastica riduzione dei popolamenti di lepre in pianura e nella fascia pedecollinare della provincia, sia nelle zone aperte alla caccia, sia nelle Zone di protezione che dovrebbero rappresentare il naturale serbatoio di questi animali.

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Già dal 12 novembre scorso la caccia alla lepre era stata vietata nell’Atc 6 (Podenzano, San Giorgio, Carpaneto, Pontedellolio, Alseno e Castellarquato); oggi il provvedimento riguarda l’intero territorio provinciale. Verrà inoltre realizzato un monitoraggio dei popolamenti di lepre provinciali, finalizzato all’individuazione delle cause all’origine dello spopolamento dal punto di vista ambientale, sanitario e genetico al fine di porre in campo le azioni necessarie a contrastare il fenomeno.

L’intervento verrà compiuto con il coordinamento del settore “Energia, Gestione attività estrattive, Tutela ambientale e faunistica . Protezione Civile e Polizia Provinciale” della Provincia di Piacenza in collaborazione con gli Ambiti territoriali di caccia. Rimane ferma per i cacciatori la possibilità di addestramento cani fino al 25 novembre, come previsto dalle direttive regionali e dal calendario venatorio provinciale vigente. “Le recenti scelte del mondo venatorio – ha sottolineato l’assessore provinciale all’Agricoltura e alla Tutela faunistico venatoria Filippo Pozzi – che prudentemente e volontariamente si preclude la possibilità di esercitare la propria passione per tutelare popolazioni di fauna in difficoltà, sono una dimostrazione della maturità e consapevolezza che stanno raggiungendo i cacciatori piacentini. Questo a conferma della corretta scelta dell’Amministrazione di considerare gli Atc come il primo interlocutore per la valutazione delle problematiche territoriali relative alla gestione faunistico venatoria, alla conservazione della fauna e agli impatti sull’agricoltura”.