Soppresso il treno del rugby, beffati molti piacentini: “Nessun avviso”

Ci sono anche i tifosi piacentini tra i 600 beffati del treno del rugby. Domani non saranno allo stadio Olimpico ad assistere al test match Italia-Nuova Zelanda. Niente Haka dal vivo. Niente All Blacks. Niente di niente. E per ora 120 euro a testa buttati via. Salvo riuscire ad avere il rimborso poi. Tutto annullato. L’emiliano Federico Zanni, ideatore del “treno del rugby”, un charter Frecciarossa che, partendo da Milano, carica i tifosi della nazionale azzurra e li porta in tempo a Roma per la partita, non ha i biglietti che i clienti hanno già pagato: 120 euro a testa per il pacchetto biglietto della partita più biglietto del treno. Da tre anni a questa parte, in occasione dei test match e del 6 Nazioni, si saliva sul treno (alle ore 8.30 circa a Piacenza), si ricevevano i biglietti per lo stadio, comprati tramite il circuito Ticketone, e puntuali si arrivava a Roma. Quest’anno niente e a tre giorni dalla partita. Mercoledì sera un blog semisconosciuto ha annunciato: “soppresso il treno del rugby”, qualche ora dopo anche il sito di Ticketone annunciava lo stop.

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Cosa sia accaduto esattamente ancora non si sa. Non si sa quindi quale sia la ragione per la quale è andata a monte un’iniziativa che negli anni scorsi aveva avuto un ottimo successo. Si sa solo che non ci sono state comunicazioni via email e c’è chi teme, come Cinzia Guarnieri, giornalista piacentina, una delle beffate, che domani in stazione saranno in tanti ad avere l’amara sorpresa: “I nostri dati, le nostre email le avevano e potevano avvertirci”.