S’è tenuto questa mattina presso la sede della Provincia di Piacenza l’incontro dedicato alla firma del protocollo di intesa tra la Provincia di Piacenza, l’autorità portuale di Genova e la Regione Emilia Romagna, per la promozione di relazioni operative tra il sistema logistico piacentino e il porto di Genova. Il documento è stato presentato dai rappresentanti del tavolo istituzionale e del tavolo tecnico dedicati alla Logistica.
Presente, tra gli altri, l’assessore provinciale alla Programmazione e allo sviluppo economico del territorio Patrizia Barbieri, che ha accolto con soddisfazione l’auspicata intesa: “La nostra logistica aveva e ha una grande importanza. La lamentela che si sentiva più spesso riguardava la mancanza di coordinamento. La nostra realtà regionale può guardare con interesse non solo a Ravenna ma ai porti liguri: le realtà sono complementari. Il lavoro che è stato fatto ha visto grande disponibilità da parte del porto di Genova, non solo istituzionale ma anche tecnica. Abbiamo sviluppato idee e consigli arrivati da Genova e oggi firmiamo un’intesa, che è concreta e precisa. I tempi, peraltro, sono rapidi. Che abbiamo lavorato bene prova ne è che anche il porto di La Spezia: saputo dell’iniziativa, ha chiesto formalmente di far parte di questo tavolo. E l’ha fatto di sua iniziativa con la lettera che ho ricevuto nei giorni scorsi.”
Il presidente dell’Autorità portuale di Genova, Luigi Merlo, ha sottolineato l’accelerazione che questo protocollo ha avuto durante la scorsa primavera, giungendo in tempi rapidi all’ultimo atto di un percorso iniziato anni fa: “Nel frattempo il quadro normativo ci ha fortemente aiutato: il governo ha inserito la possibilità di unire il sistema logistico portuale con le aree retro-portuali e quindi allargare il sistema stesso alle zone limitrofe, cosa che prima non potevamo fare. Grazie a questo strumento abbiamo potuto impostare una programmazione strategica diversa. Per quanto ci riguarda, abbiamo interessi su quattro regioni, Emilia compresa: la funzione di Piacenza, fondamentale, è di logistica distributiva. La facilitazione delle procedure di controllo doganali è uno degli obiettivi. Oggi prendiamo un impegno solenne, e lo facciamo a titolo volontaristico perché non ci obbliga nessuno. E’ un impegno che si prefigge di costruire un sistema competitivo con gli altri paesi europei.”
Anche l’assessore regionale alla Logistica e ai Trasporti, Alfredo Peri, ricorda quanto Piacenza svolga una funzione logistica per il Nord Italia, e non solo: “Una posizione che questo territorio ha conquistato nel tempo. Un protocollo come questo sancisce ulteriormente questa importanza, e potrà essere utilizzato per attirare grandi soggetti, magari per migliorare le infrastrutture. Si tratterà poi di interagire con gli altri poli logistici regionali in modo da collegarli al meglio, grazie a Piacenza, con Genova.”
Infine, secondo il presidente della Provincia Massimo Trespidi, fondamentale è stato il gioco di squadra: “Il territorio piacentino ha saputo dare una progettualità concreta con questa operazione. C’è sempre stata questa prospettiva di sviluppo, ma finora non era ancora stata certificata la maturazione di questo percorso. Questa operazione mette in evidenza anche il ruolo geopolitico del territorio della provincia di Piacenza, che è un punto di snodo nevralgico che ci consente di comprendere l’aspetto strategico di questa operazione. Piacenza ha saputo unire il territorio, anche fuori dalla propria regione. Ha saputo unire anche gli interessi del territorio lombardo, non sono quello emiliano.”