AGGIORNAMENTO ore 17.30 – «La mobilitazione europea di oggi ha una parola d’ordine molto semplice: no all’austerità, sì al lavoro e allo sviluppo». Ed è una parola d’ordine che deve accomunare tutti i sindacati d’Europa, secondo Paolo Lanna, segretario generale della Camera del lavoro di Piacenza; e così – dice – sta avvenendo in tutte le capitali.
«Siamo qui per esprimere un concetto che dev’essere chiaro e purtroppo per molti lo è – prosegue – Così non si può andare avanti, così si va a fondo. Certo, bisogna risanare l’economia ma bisogna farlo sostenendo lo sviluppo e i servizi sociali». E cita il presidente d’oltralpe Francois Hollande, Lanna, e in particolare le sue dichiarazioni di oggi dove a chi lo sta accusando di non aver ancora dato una direzione chiara alla Francia risponde che le riforme verranno fatte ma «senza buttare a mare i servizi per il cittadino e senza far soffrire le famiglie».
E con i tagli indiscriminati, invece, si fanno soffrire le famiglie, le imprese, tutti. Paolo Lanna lo dice al microfono intorno alle 16, di fronte a una platea di circa 150 persone, quasi tutte con in mano una bandiera rossa della Cgil o uno striscione; in prima fila, gli striscioni di Atlantis, l’azienda sarmatese che produce barche e che a fine anno chiuderà i battenti, dell’Rdb, colosso piacentino dell’edilizia ora in crisi e altri ancora. «Questo governo doveva essere un governo di tecnici – aggiunge – e invece si sta rivelando un governo di tagli, solo di tagli. In questo modo si affossa l’Italia».
Una crisi che tiene al palo gran parte del Paese, dunque, e che mai come in questo periodo è evidente anche nel Piacentino: Atlantis, Rdb, Indacoo e le proteste dei facchini Ikea sono solo la punta di un iceberg di cui, purtroppo, fanno parte numerose imprese, soprattutto medie e piccole.
«Si sta mettendo a nudo la gravità della situazione anche qui a Piacenza – conferma Lanna – Una situazione che richiede assolutamente che tutte le istituzioni scendano in campo e che insieme si trovi una soluzione per rilanciare l’economia di questo territorio».
Situazione grave al punto tale che in molte città italiane oggi, come Torino, Milano, Roma, le manifestazioni sono sfociate in scontri. «va detto prima di tutto che le piazze erano piene – commenta Paolo Lanna – e questo è un segnale positivo nel senso che la gente ha voglia di partecipare. E’ vero anche che ci sono stati disordini in alcune piazze fomentate da gruppi estremisti, anche di destra. Le manifestazioni sindacali vogliono e devono essere tranquille, serene e tali da permettere ai cittadini e ai lavoratori di esprimere le loro idee».
AGGIORNAMENTO ore 17 – “Se si va avanti così il Paese va a fondo. No all’austerità e sì a lavoro e sviluppo”. Questo il contenuto dell’intervento di Paolo Lanna durante il comizio in piazza Cavalli nel giorno dello sciopero generale in tutta Europa. Presenti al corteo circa 150 persone.
AGGIORNAMENTO ore 13 – E’ il giorno dello sciopero generale indetto dalla Cgil. La manifestazione è in programma alle 15,30 in piazza Cavalli. “Il nostro No all’austerità è il No alla ricetta che propone per il Paese questo governo di tecnici“. Con queste parole il segretario provinciale della Camera del Lavoro, Paolo Lanna, ha presentato lo sciopero generale – Oggi è una data significativa per tutto il movimento sindacale europeo. “Un’occasione di straordinaria importanza – ha spiegato Lanna – perché per la prima volta tutti i sindacati europei manifesteranno in contemporanea con una parola d’ordine: sostegno all’occupazione, allo Stato sociale e no a questa austerità”. Lanna si è così scagliato contro il governo Monti “che porta avanti tagli rigorosi e una pressione fiscale eccessiva senza che la manovra sia supportata da investimenti in ricerca e sviluppo”. “Così si porta il paese in recessione e le famiglie non riusciranno ad arrivare a fine mese”. Scioperano per l’intera giornata tutti i lavoratori del Pubblico Impiego e del settore Commercio, gli altri incroceranno le braccia per 4 ore di pomeriggio.
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13-11-2012 – Proseguono le iniziative della Cgil di Piacenza in vista della manifestazione di domani, 14 novembre, quando si svolgerà la prima mobilitazione chiamata dai sindacati europei (Ces) contro l’austerità. Volantinaggi, incontri nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro per divulgare la piattaforma della protesta a cui ha aderito la Cgil e che vede la Camera del Lavoro di Piacenza impegnata con tutte le categorie (in foto, volantinaggio della Fiom di Piacenza davanti ai cancelli dell’Astra).
Sono 23 su 27 i Paesi che manifesteranno contro la politica dell’austerità che sta portando tutto il continente europeo al declino – si legge in un comunicato della Cgil di Piacenza. Sono quattro i Paesi in cui si è scelto lo sciopero generale, oltre all’Italia anche Spagna, Portogallo e Grecia scenderanno in piazza per suonare la “sveglia” all’Europa.
Sono due gli elenchi contenuti nel documento della Ces, il comitato dei sindacati europei, alla base della protesta: “quello che rifiutiamo e quello che proponiamo”. Il secondo ben più lungo del primo, a riprova del fatto che “una protesta contro la condizione esistente ha l’obiettivo di lanciare con forza le proposte per cambiare in meglio una situazione ormai insostenibile”. Secondo il segretario generale della Cgil di Piacenza, Paolo Lanna, “è indispensabile innanzitutto ricostruire una solidarietà tra i cittadini europei affinché le rivendicazioni siano sempre più forti, come la lotta allo smantellamento dello stato sociale, alla flessibilità del mercato del lavoro, alla privatizzazione dei servizi pubblici, alla pressione sul ribasso dei salari, alla diminuzione delle pensioni”.
A Piacenza, l’appuntamento, come annunciato nel corso di una conferenza stampa in sala Guido Rossa lunedì, è per le 15,30 in piazza Cavalli.