Come ha spiegato ai consiglieri l’assessore all’Ambiente e Protezione civile Gianluigi Ziliano, il programma dovrà essere svolto dalle Guardie ecologiche volontarie (GEV) della provincia. I gruppi che operano da noi sono due (il gruppo CPGEV e il gruppo CPGEV- RANGERS); a breve, alle 64 guardie già operative si aggiungeranno le 38 che hanno superato il corso di formazione organizzato dalla Provincia. Che è molto soddisfatta, ha detto Ziliani, del lavoro svolto da questi tutori dell’ambiente (che sono, a tutti gli effetti, pubblici ufficiali), specie da quando, nel 2005, se ne è riconsiderata la gestione. Nel 2007, le GEV hanno svolto quasi 10 mila e 200 ore di lavoro, quasi il doppio dell’anno precedente (6 mila circa). I due raggruppamenti operano in base a convenzioni stipulate con l’Amministrazione provinciale e con gli Enti titolari di competenze in materia ambientali. Le convenzioni con la Provincia verranno rinnovate a breve. La Provincia, ha ancora ricordato Ziliani, attribuisce una grande importanza al lavoro svolto dai due raggruppamenti, tanto d integrare in modo significativo, con propri contributi (13 mila 500 euro nel 2007) le risorse messe a disposizione dalla Regione (6 mila 400 euro nel 2007). Tra gli obiettivi dell’Ente di corso Garibaldi, il reperimento di una sede adeguata alle esigenze di questi operatori e la organizzazione di altri corsi di formazione per arruolare GEV "di vallata", che risiedano, e conoscano perciò a fondo, le zone in cui dovranno operare. Questi i principali settori di attività dei due raggruppamenti. Vigilanza ambientale: le GEV avranno poteri di accertamento e contestazione diretta in materia di raccolta dei prodotti del sottobosco e flora protetta, in parchi ed aree protette, sulla fauna minore, sull’attività abusiva di abbandono rifiuti, in materia venatoria, sul rispetto delle norme ambientali fissate dai Comuni; avranno funzioni di segnalazione in materia di inquinamento ambientale, inquinamento dell’aria per emissioni in atmosfera, violazioni di pesca, illeciti penali, abbandono di esche e bocconi avvelenati, segnalazioni antincendio. Potranno svolgere educazione ed informazione ambientale (lezioni di didattica ambientale, azioni educative nei confronti della popolazione, partecipazione a corsi per GEV), indagini ed interventi in campo ambientale. A livello di protezione civile, potranno supportare operativamente l’Amministrazione provinciale in casi di pubblica calamità e di emergenza ambientale. Le risorse finanziarie per svolgere le citate attività saranno recuperate nell’ambito delle convenzioni stipulate con gli enti pubblici.