Anche nel piacentino i riflessi dell’operazione "Naos" contro la ‘ndrangheta che ha portato a 57 ordinanze di custodia cautelare per associazione di stampo mafioso in diverse Regioni italiane. L’operazione, portata a termine dai Ros e condotta dalla Procura distrettuale antimafia di Perugia, ha infatti visto finire in manette anche A. M., una 53enne residente a Castelsangiovanni. Nessuna attività si sarebbe comunque svolta nel piacentino: secondo l’accusa la donna, che gestisce un ristorante a Milano, avrebbe infatti contribuito nel padovano e nel milanese al riciclaggio dei proventi illeciti della cosca stroncata dall’operazione, un’associazione di tipo mafioso finalizzata al traffico di stupefacenti, al reimpiego di capitali in attività edilizie, al traffico di vetture clonate o rubate e al riciclaggio di assegni falsificati con infiltrazioni nel settore edilizio ed immobiliare.
