Seminferma di mente, socialmente pericolosa , capacità d’intendere e di volere gravemente compromessa ma non del tutto e in grado di partecipare al processo. E’ quanto ha stabilito lo psichiatra Eulezio Pirfo, nella sua perizia per Maria Cristina Sartori, accusata di aver sferrato una coltellata mortale ad Adriano Cerioli.Nel corso dell’udienza con rito abbreviato che ha avuto luogo oggi , lo psichiatra ha illustrato davanti al giudice Pio Massa i risultati della sua perizia sull’imputata.Lo stesso perito nominato dal tribunale, ha poi risposto alle domande del Pm. Gilberto Casari, dell’avvocato difensore Piero Spalla e degli avvocati di parte civile Graziella Mingardi e Patrizia Barbieri. Il perito ha quindi parlato di amnesie sofferte dall’imputata che non ricordava come erano avvenuti i fatti ma ricordava di aver assunto alcool il giorno del delitto. Pirfo ha quindi spiegato che l’imputata soffriva di disturbi della personalità aggravati dall’uso di alcool.La vicenda risale al 21 giugno del 2006; sulla soglia dell’abitazione Adriano Cerioli era stato ucciso da una coltellata. L’udienza per il dibattimento è stata rinviata dal giudice al prossimo 25 febbraio.