"Un paese incancrenito, raggomitolato nell’immobilità della sua classe politica vecchia di 40 anni". Queste le parole del coordinatore nazionale per il referendum elettorale Giovanni Guzzetta in visita a Piacenza per spronare i firmatari della proposta referendaria a non arrendersi davanti alla recente caduta del Governo Prodi. Guzzetta, all’auditorium Sant’Ilario per tirare le somme di una proposta che sembra sfumare di giorno in giorno, ha quindi sottolineato la gravità di un problema istituzionale che permette ai piccoli partiti di mettere in ginocchio il Governo, dipingendo un cupo scenario per i risvolti politici del dopo Prodi, che ricalcherebbero la politica autoreferenziale della prima repubblica se la proposta referendaria non andasse in porto.