La concessione dell’Aipo per rimuovere da un terreno golenale la sabbia e la ghiaia depositate dalle piene del Po sarebbe stato solo il pretesto per far viaggiare sul fiume bettoline che, dotate di escavatore a benna, in realtà prelevavano abusivamente dal fondo decine di tonnellate di inerti ogni giorno, ai piedi della sponda lodigiana: è l’accusa che in queste ore il sostituto procuratore della Repubblica di Lodi Paolo Filippini muoverà in un interrogatorio agli imprenditori piacentini Sandro Vidi e Valter Campolonghi, indagati per traffici illeciti di sabbia e ghiaia e agli arresti domiciliari. In giornata le risposte degli indagati.