Regione, AN per Giampiero Steccato

Su richiesta del parlamentare piacentino Tommaso Foti, i consiglieri regionali di Alleanza Nazionale Vecchi, Bartolini e Aimi hanno presentato al Presidente del Consiglio Regionale dell’Emilia-Romagna una mozione riguardante il caso del piacentino Giampietro Steccato. Nel documento, i consiglieri di A.N. evidenziano come nella delibera 2068 del 2004 la Giunta Regionale abbia definito come proprio obiettivo strategico quello "di garantire alle persone con disabilità un percorso assistenziale integrato sanitario e socio-assistenziale, attraverso lo sviluppo, la qualificazione e specializzazione della rete socio-sanitaria esistente, valorizzando e sostenendo il ruolo delle famiglie, privilegiando come sede di elezione il domicilio". Vecchi, Bartolini e Aimi ricordano – quindi – che la delibera prevede "l’erogazione di un assegno di sostegno e cura pari a 23 euro giornalieri, posto a totale carico del Fondo Sanitario Regionale per sostenere il mantenimento della persona affetta da gravissima disabilità nel proprio ambiente famigliare". Dopo aver osservato che il suddetto assegno di sostegno e cura è "del tutto insufficiente per garantire un adeguato contributo economico alle famiglie che scelgano di assistere presso il proprio domicilio il paziente affetto da gravissima disabilità", i consiglieri regionali di Alleanza Nazionale evidenziano che nel caso di Giampiero Steccato " i sevizi forniti dall’ Azienda USl e dal Comune di Piacenza nell’ ambito del piano personalizzato di assistenza non prevedono l’ assistenza effettuata da personale abilitato a praticare la bronco-aspirazione, manovra fondamentale per la permanenza in vita del paziente, nonostante più volte la famiglia ne abbia fatto richiesta". Vecchi, Bartolini ed Aimi chiedono alla Regione di disporre "l’aumento dell’assegno giornaliero assegnato alle persone affette da gravissima disabilità acquisita in età adulta e assistite presso il proprio domicilio" e di integrare la delibera regionale del 2004 prevedendo "meccanismi appropriati di controllo per imporre alle Aziende USL ed ai Comuni di fornire, tramite personale specializzato ed abilitato, i servizi stabiliti nei piani personalizzati di assistenza e necessari per garantire il soddisfacimento dei bisogni delle persone affette da gravissima disabilità

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