8 cittadini albanesi sono stati arrestati questa mattina dai carabinieri della Compagnia di Piacenza nell’ambito dell’INDAGINE BEX coordinata dal sostituto procuratore Antonio Colonna. Si tratta di un’operazione avviata dai militari circa 6 mesi fa, che aveva già fatto scattare le manette per 9 persone, fermate in flagranza di reato. Tra queste un piacentino, il 37enne Maurizio Pasculli. I militari hanno anche denunciato altre sette persone e sequestrato circa mezzo chilo di cocaina e 3000 euro in contanti, ritenuto provento dell’attività di spaccio. L’indagine è stata denominata BEX, soprannome con il quale veniva chiamato uno dei principali protagonisti dell’inchiesta, un albanese di 24 anni di nome LEKA Besim. Questo giovane, regolare sul territorio nazionale, unitamente ad altri suoi connazionali, aveva dato vita ad un florido "mercato" della droga che riforniva soprattutto piacentini. Alcuni degli stranieri in manette svolgevano una regolare attività sul territorio. In particolare il cittadino albanese LLESHI Hajredin di 30 anni, dipendente di una azienda agricola di Montale nascondeva lo stupefacente nei pressi di alcune piante nelle vicinanze del luogo di lavoro, per poi smistarlo ai connazionali che successivamente lo rivendevano alla "insospettabile" clientela che comprendeva uomini e donne di ogni estrazione sociale (manager, impiegati, commercianti, operai, studenti) di età compresa dai 18 ai 50 anni con un bacino di utenza di circa duecento persone. Tra gli arrestati BASHA Eltjon, è stato sorpreso dai Carabinieri con un passaporto falso romeno sul quale era applicata la sua fotografia. Per questo l’albanese è stato arrestato in violazione dell’art. 497 bis del codice penale, norma introdotta dalla legge contro il terrorismo internazionale nel 2005. Si è trattato del primo caso accertato nella provincia di Piacenza dall’entrata in vigore della normativa.