E’ stata una due giorni intensa quella che ha vissuto Piacenza. Un chiaro obiettivo: mantenere e migliorare la vita del e sul grande fiume. Il Po dunque come una risorsa idrica nazionale da valorizzare e salvaguardare. Dicevamo: un solo obiettivo, molte proposte. Affrontare la questione non è infatti semplice. Tanti i soggetti pubblici coinvolti; difficile districarsi fra le varie competenze. Un punto però è chiaro. Non bastano interventi singoli, ma occorre coalizzarsi insieme e dar vita ad una strategia unitaria d’intervento. Intervenuto al congresso anche il Ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. Il Ministro ha confermato che il 15 dicembre il Cipe esaminerà la proposta di stanziamento 180 milioni di euro per interventi strutturali: messa in sicurezza degli argini, tutela dell’ecosistema fluviale. Grande attenzione poi al rilancio dell’autorità di bacino. Pecoraro Scanio ha poi parlato della necessità di rivedere le concessioni. Alcune infatti risalgono addirittura all’epoca di Cavour. Insomma bisogna combattere in Italia una grande battaglia anche culturale per la risorsa idrica che parte dal Po.