Consiglio provinciale, il resoconto

La Provincia non possiede impianti semaforici in corrispondenza di intersezioni stradali. Questi ultimi, normalmente, sono ubicati all’interno dei centri abitati. Gli enti che decidono la loro installazione sono i Comuni, sentito il parere della Provincia. Al momento, gli impianti semaforici con sistemi per il rilevamento delle infrazioni al codice della strada installati lungo strade provinciali si trovano lungo la strada provinciale 10 R Padana Inferiore, all’intersezione con via Bettola, nel centro abitato di Sarmato, lungo la strada provinciale n. 6 di Carpaneto, all’intersezione con la strada comunale per Valconasso, nel centro abitato di S. Giorgio, e lungo la strada provinciale 6 bis di Castell’Arquato, all’intersezione con la strada provinciale 4 di Bardi, nel centro abitato di Castell’Arquato. Lo ha detto l’assessore provinciale ai lavori pubblici Patrizia Calza rispondendo ad una interrogazione del consigliere Mario Vincenti, della Margherita, che chiedeva informazioni, tra l’altro, su numero di impianti semaforici controllati, sui controlli esercitati dalla Provincia per verificare le caratteristiche di funzionamento degli impianti, sulle attività di informazione rivolte all’utenza, se siano in corso altri iter autorizzativi per l’installazione di simili apparecchi ed altro ancora. Nella sua replica, l’assessore ha precisato: che la Provincia non entra nel merito della gestione degli impianti; che l’attività di informazione verso gli utenti deve essere svolta dal soggetto che installa i semafori, in questo caso dal Comune; che non vi sono elementi per negare l’autorizzazione a nuove installazioni e neppure per intervenire su quelle esistenti, fermo restando che l’uso improprio di tali installazioni (per esempio attraverso la riduzione dei tempi del giallo) è una responsabilità del soggetto che le realizza. L’interpellante si è detto solo parzialmente soddisfatto.In precedenza, il Consiglio aveva approvato, a maggioranza, l’adeguamento degli statuti societari alle normative vigenti (a favore i consiglieri di centro sinistra, astenuta la minoranza di centro destra) e la mozione presentata dal consigliere Vincenti per chiedere la riduzione delle tariffe per la revisione degli autoveicoli, tariffe che di recente il Governo ha deciso di aumentare: a favore della mozione tutto il Consiglio, ad eccezione di Andrea Cunico (Piacentini Uniti, gruppo che sostiene la maggioranza), che ha votato contro, e dei due consiglieri di rifondazione, che si sono astenuti.

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