In tribunale:Sasà Stojanovic, rapina con lo spray

Sasa Stojanovic era in grado di intendere e di volere, sempre che il delitto costato un anno fa la vita al suo coinquilino e connazionale  Milanov Posmuga, lo abbia commesso lui. E’ questo il succo del contenuto della relazione del dottor Corrado Cappa ascoltato davanti al giudice Gianandrea Bussi e al Pm. Antonio Colonna. La relazione su Sasa Stojanovic, era stata chiesta dal suo avvocato difensore Piero Spalla, non si è trattata di una vera e propria perizia psichiatrica, ma il frutto di una relazione scaturita da una serie di colloqui in carcere fra il medico e l’imputato. Il processo è stato aggiornato al prossimo 23 ottobre. In quella data saranno chiamati a deporre i consulenti medici che esporranno i risultati delle loro perizie.Ottocento euro rapinati grazie ad uno schizzo al peperoncino "sparato" da uno spray sul volto della vittima, un muratore tunisino, sono costati un anno e otto mesi di reclusione a Juni Hamor, 44 anni, tunisino, non in regola con il permesso di soggiorno.  La posizione di irregolare sul territorio italiano e i precedenti penali, non hanno consentito all’imputato di beneficiare della sospensione condizionale della pena e sconterà la condanna nel carcere delle Novate. Il fatto di cui si è parlato in aula era avvenuto la sera del 4 maggio di quest’anno in via Torricella.

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