Paolo Rossi sul palco del Municipale con “Molière: la recita di Versailles”

Dopo la Prosa, riprende a Piacenza con il nuovo anno anche la programmazione di Altri Percorsi della Stagione “Tre per Te” 2016/2017 del Teatro Municipale organizzata da Teatro Gioco Vita, direzione artistica di Diego Maj, con la Fondazione Teatri di Piacenza, il Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano. Atteso appuntamento con Paolo Rossi mercoledì 18 gennaio 2017 alle ore 21, in scena con “Molière: la recita di Versailles”, regia di Giampiero Solari, produzione del Teatro Stabile di Bolzano. Lo spettacolo è una novità di Rossi e Solari su un canovaccio di Stefano Massini. In scena con il comico, un ricco cast di attori e musicisti formato da Lucia Vasini, Fulvio Falzarano, Mario Sala, Emanuele Dell’Aquila, Alex Orciari, Stefano Bembi, Bika Blasko, Riccardo Zini, Karoline Comarella, Paolo Grossi. Scene e costumi sono firmati da Elisabetta Gabbioneta, le luci da Gigi Saccomandi, le canzoni originali da Gianmaria Testa. Le musiche sono eseguite dal vivo da I Virtuosi del Carso.

Radio Sound

“Molière: la recita di Versailles” fa interagire la creatività di Stefano Massini, uno degli autori italiani più apprezzati e rappresentati anche all’estero, la verve del capocomico per eccellenza Paolo Rossi e l’esperienza scenica e visiva di un regista del calibro di Giampiero Solari nella riscrittura dell’“Improvvisazione di Versailles”, testo creato da Molière nel 1663.

Vedremo alternarsi in scena Paolo Rossi nelle vesti di Molière e Paolo Rossi capocomico che interpreta se stesso intento a capitanare la sua compagnia. Il gioco di rimandi e parallelismi è continuo e profondo. Il rapporto tra l’uomo Molière e le sue opere era strettissimo, proprio come accade in questa nuova commedia che vuol essere un anarchico viaggio nel tempo intessuto da folgoranti estratti da almeno tre dei capolavori di Molière come “Il Misantropo”, “Il Tartufo” e “Il Malato immaginario”, per l’occasione tradotti e adattati dal drammaturgo Stefano Massini. In scena però, questi grandi capolavori di Molière non verranno attualizzati, ma vissuti dalla compagnia di oggi in un continuo gioco di specchi temporali con quella di fine Seicento.

Uno spettacolo che è creato e ricreato ogni sera dall’estro di Paolo Rossi e di un’agguerrita compagine di attori. «Molière mi attira perché subisco il fascino di quell’epoca; da capocomico, mi sento vicino a lui, ai suoi problemi, sia nella vita sia nella gestione della quotidianità del teatro – sostiene Rossi – mi attira perché è trasgressivo e innovatore, ma con ampio sguardo verso la tradizione».

Nell’ “Improvvisazione di Versailles”, Molière metteva in scena sé stesso con l’intento di fondare la nuova commedia di carattere e di costume. La continua ricerca di una nuova cifra stilistica che rendeva ogni spettacolo di Molière un manifesto per una recitazione più naturalistica e al passo con i tempi, ci porta direttamente ai nostri giorni, come recita un passo dello spettacolo: «Oggi recitano tutti, i commercialisti, i dottori, i politici. Quelli che recitano peggio sono gli attori, se continuano a recitare alla vecchia maniera».

Paolo Rossi e Giampiero Solari teorizzano la coesistenza sul palco dell’attore, colui che conosce il mestiere, dei personaggi che evoca e interpreta, e della persona stessa: una compresenza scenica che permetterà un’improvvisazione rigorosa, agita da una compagnia di grande esperienza e professionalità che renderà ogni sera lo spettacolo veramente nuovo.