Sono stati entrambi esclusi dal programma di accoglienza i due profughi responsabili della violenta e sanguinosa lite avvenuta questa mattina a Gragnano. Protagonisti un 25enne originario del Togo e un 21enne originario del Camerun. Tra i due era nata una discussione la sera prima, per motivi ancora incerti, ma dopo parole e minacce tutto sembrava finito. E invece no. Secondo la ricostruzione degli inquirenti pare che questa mattina il 25enne abbia atteso fuori dalla struttura di via Roma, che accoglie 12 migranti, il rivale, per poi sferrargli due fendenti al braccio e alla gamba con un coltello serramanico. Nella colluttazione, però, l’aggressore si è tagliato profondamente a sua volta, ferendosi un dito. Dopo l’agguato il 25enne ha inforcato una bicicletta è si è diretto a Gragnanino, dove si trovano i titolari della struttura. Ai gestori avrebbe raccontato di essere stato lui la vittima del gesto violento.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri che dopo aver riportato l’ordine hanno tentato di ricostruire quanto accaduto. Nel frattempo i due feriti sono stati condotti al pronto soccorso di Piacenza: il 21enne, vittima dell’aggressione, ha riportato ferite guaribili in 20 giorni, mentre ad avere la peggio è stato proprio l’autore del raid punitivo al quale i medici hanno dovuto amputare il mignolo. Entrambi sono stati esclusi dal programma di accoglienza, mentre il 25enne del Togo è stato anche denunciato per lesioni personali aggravate.