“Accogliamo positivamente la definizione di un periodo di accompagnamento per favorire l’ingresso di tutti i produttori nel nuovo registro dematerializzato che insieme al testo unico del vino daranno un profondo taglio alla burocrazia inutile che costringe ogni impresa vitivinicola a 100 giornate di lavoro per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore.”
Così Dario Panelli, responsabile del settore vitivinicolo di Coldiretti Piacenza, commenta la decisione da parte del Ministero delle Politiche Agricole sottolineando che “auspichiamo ora una veloce messa a regime delle semplificazioni ulteriori legate allo sviluppo delle attività connesse al registro al fine di consentire in tempi brevissimi il completo interscambio con le strutture di controllo e la semplificazione o automatizzazione delle dichiarazioni di produzione e delle dichiarazioni di lavorazione.”
La telematizzazione ricorda Coldiretti Piacenza interessa più di 50.000 operatori in Italia, oltre 2100 in provincia di Piacenza, per la maggior parte piccoli produttori (cioè con meno di 1000 ettolitri all’anno) e per questo ci vuole gradualità nell’applicazione nel rispetto dei principi di semplificazione e modernizzazione degli oneri a carico delle imprese. Per andare incontro alle esigenze di adeguamento delle imprese, dal 1 gennaio e fino al 30 aprile 2017, in sede di controllo gli operatori – conclude la Coldiretti – potranno infatti giustificare le operazioni non registrate online attraverso documenti cartacei senza essere sanzionati.