Chiude a chiave il cancello dell’abitazione e dopo essersi assicurato che la compagna e il figlio non potessero lasciare la casa avrebbe imbracciato una pistola puntandola contro la donna. Attimi di terrore per una 35enne, i fatti sono accaduti nei pressi di località Ivaccari ieri sera, lunedì 26 dicembre. Erano circa le 20,30 quando tra i due conviventi è scoppiata l’ennesima lite. Una lite violenta davanti agli occhi del figlio di un anno. Il protagonista, un uomo piacentino di 47 anni, a un certo punto avrebbe chiuso a chiave il cancello esterno dell’abitazione e, secondo una prima ricostruzione, avrebbe imbracciato una pistola semiautomatica modello P38 calibro 9, detenuta illegalmente. Con l’arma in pugno avrebbe iniziato a minacciare la 35enne.
Dopo attimi di drammatica tensione l’uomo avrebbe ceduto, mettendosi al volante dell’auto e allontanandosi. A quel punto la compagna ha chiamato il 112 raccontando quanto era appena accaduto e i carabinieri si sono precipitati sul posto. Una volta raggiunta l’abitazione i militari hanno perquisito la casa trovando in effetti la pistola all’interno di un armadio e 118 proiettili calibro 22 suddivisi in tre scatole: queste ultime munizioni, non adeguate alla P38 rinvenuta, hanno spinto i carabinieri a sospettare la presenza di una seconda arma, non ancora trovata.
A quel punto la pattuglia ha telefonato al 47enne intimandogli di tornare a casa, raccomandazioni alle quali l’uomo non si è sottratto: al suo arrivo le forze dell’ordine hanno deciso di perquisire anche l’auto trovando nell’abitacolo un tirapugni e un coltello a serramanico. Il 47enne è stato così arrestato con le accuse di detenzione abusiva di arma, maltrattamenti in famiglia, minaccia aggravata e porto abusivo di oggetti atti all'offesa. Si trova ora al carcere delle Novate in attesa dell’interrogatorio di garanzia.