Nulla da fare per la LPR nella terza giornata di ritorno: la trasferta di Santo Stefano a Verona è fatale per gli uomini di Giuliani che faticano ad entrare in partita e a mettere in campo la determinazione e l’unione di squadra viste anche nei confronti con le big. Un netto 3-0 blocca i biancorossi non solo in campo ma anche in classifica: Zlatanov e compagni, desiderosi di riconquistare la quinta posizione in graduatoria, vedono invece fuggire gli scaligeri (sempre quinti ma con 28 punti) e devono inoltre constatare anche il sorpasso di Monza, vittoriosa nel derby lombardo, ora sesta con 25 punti (uno in più di Piacenza, ora settima).
Nulla gira a dovere tra le fila biancorosse mentre Verona, trascinata da Djuric (19 punti, 2 ace e 3 muri) e Kovacevic (16 punti, 1 ace, 1 muro e il 70% in attacco), si prende una rivincita sulla gara del girone di andata chiusa a favore della LPR per 3-2.
Nemmeno Hernandez e Clévenot (entrambi a quota 10 punti), che solitamente riescono a trovare soluzioni e vie di fuga nei momenti difficili e delicati, possono fare molto contro una Verona ben più determinata a raggiungere l’obiettivo.
La LPR non scende nemmeno in campo nel primo parziale clamorosamente terminato sul 25-16, qualcosa inizia a muoversi nel secondo set quando i biancorossi agganciano i padroni di casa sul 17-17 per poi superarli sul 18-19 di Parodi. I troppi errori e le numerose imprecisioni degli ospiti, uniti alle battute positive di Djuric e Randazzo, fanno ribaltare l’andamento del set a favore degli scaligeri con i piacentini che consegnano su un piatto d’argento il 25-22. Solo nell’ultimo parziale, terminato ai vantaggi sul 35-33, si vede il valore di Piacenza: dopo il 10-10 e il 15-15 la LPR ha la possibilità di fuggire sul 16-18 ma le successive imprecisioni permettono a Verona di ribaltare ancora il parziale. Gli uomini di Giuliani pareggiano nuovamente i conti sul 22-22, annullano 5 set point ma non è abbastanza, l’invasione di Hierrezuelo e il successivo punto di Djuric chiudono i conti ai vantaggi sul 35-33.
Coach Giuliani per la sfida di Santo Stefano schiera in campo Hierrezuelo in regia, Hernandez opposto, Clévenot e Marshall in posto 4, Alletti e Tencati al centro, Manià libero.
Avvio sotto tono per i biancorossi che poco dopo il fischio d’inizio si trova doppiata (4-2) dai padroni di casa grazie all’ace di Randazzo. Hernandez si tiene in scia (6-4) ma i troppi errori in battuta e attacco portano Giuliani a chiamare in panchina i suoi uomini sull’8-4 della battuta sbagliata di Alletti.
Nulla cambia al rientro: Kovacevic firma l’ace dell’-11-5, Randazzo mette a terra il 12-5 e coach Giuliani cerca risposte positive sostituendo Clévenot con Parodi e Tencati con Yosifov. Marshall sale in cattedra conquistando punti in attacco (12-6 e 13-7) e a muro (13-8) ma Djuric e Baranowicz dall’altra parte della rete lavorano spalla a spalla per il muro del 13-9 che porta Giuliani a chiedere nuovamente time out.
Hernandez (16-10) tenta di limitare i danni, Kovacevic (17-10), Randazzo (19-10) e Djuric (20-11 e muro 21-11) bloccano i biancorossi che brancolano nel buio. Piacenza torna al servizio grazie all’invasione di Verona: Hierrezuelo solca il terreno con l’ace del 21-13, Anzani risponde con la stessa arma per il +10 gialloblù (24-14). E’ di Alletti il muro che sancisce il 24-16 ma con un divario simile la chiusura spetta a Randazzo (25-16).
Secondo parziale con compagini a braccetto fino al 6-6 di Clévenot, poi il muro di Verona acquisisce il 9-6 che corrisponde alla richiesta di time out di Giuliani. Hernandez si aggiudica il -2(9-7) ma Anzani, prima in attacco (10-7, 11-8) e poi in battuta (ace 12-8), porta Verona sul +4. Hernandez dimezza le distanze con l’ace del 12-10, Zingel tenta la fuga (14-12) e Giuliani sostituisce Marshall, che fatica a tenere il ritmo, per Parodi. Clévenot con dedizione dopo il 16-15 riesce a conquistare la parità del 17-17: il punto a punto prosegue con Parodi e Djuric in battaglia per il sorpasso fino al 21-20 della battuta sbagliata di Hernandez.
La battuta scaligera la fa da protagonista nel finale: Clévenot può poco contro gli ace di Djuric (22-20) e Randazzo (24-21). Il francese piacentino mette a terra il 24-22 ma Djuric, con un attacco dalla seconda linea, chiude la seconda frazione per il 25-22.
Verona parte in vantaggio con Yosifov vincente solo per il 2-1, Randazzo corre sul +2 (4-2). I due ace consecutivi di Hierrezuelo (5-5 e 5-6) annullano il vantaggio casalingo, Kovacevic (7-7) e Parodi (8-8) lottano per il sorpasso, ma Djuric (11-10) in attacco e sui 9 metri (ace 13-10) riporta gli scaligeri in vantaggio e coach Giuliani a richiedere tempo. Il muro di Zingel (14-11) non porta sconforto nella LPR che innesca la rimonta con Yosifov (14-12), Clévenot (muro 14-13 e diagonale 15-14) e Alletti (muro 15-15). Il turno in battuta di Clévenot (ace 16-17)permette ad Alletti di volare sul +2 (16-18) annullato poco dopo a causa dell’invasione a rete di Hernandez (18-18). Randazzo si porta a sua volta sul +2 (20-18) ma Piacenza non lascia scappare Verona: Yosifov mura per il 20-20. Giuliani manda in battuta Cottarelli che serve bene e permette ad Hierrezuelo di murare l’attacco di Verona per il 22-23, vantaggio annullato subito dopo dalla battuta del palleggiatore veneto finita in rete. Baranowicz tenta la chiusura della gara con il muro del 25-24 ma la LPR non cede e pareggia con Clévenot per il 25-25. Il punto a punto determinato dalle battaglie di Yosifov e Hernandez contro Anzani e Kovacevic si chiude però a favore dei padroni di casa sul 35-33.
Nikola Grbic (Allenatore Calzedonia Verona): “Abbiamo vinto contro un avversario di alto livello. Oltre al risultato, che è importante, questa sera mi è piaciuta molto la voglia dei miei ragazzi di lottare su tutti i palloni. Ci vorrà ancora del tempo per riuscire per essere perfetti ma sono molto contento di come è arrivata questa vittoria”.
Aimone Alletti (LPR Piacenza): “Andiamo a casa senza nemmeno un punto. Il primo set non lo abbiamo nemmeno giocato, nel secondo ci abbiamo messo un po’ per trovare il nostro giusto ritmo, non siamo riusciti a imporre il nostro gioco. Il terzo è stato più appassionante ma non siamo riusciti a vincerlo. Yosifov ha fatto un po’ la differenza quando è entrato, abbiamo qualche problema con i nostri italiani in campo perciò dobbiamo trovare una migliore gestione del gioco”.