Niente più pasti durante i turni di servizio. Da 15 giorni gli agenti della Polizia Penitenziaria che lavorano presso il carcere di Piacenza rifiutano di sedersi alla mensa per consumare pranzo e cena. A confermare il prosieguo della protesta è il sindacato autonomo USPP che già in precedenza insieme a CGIL –SAPPE-CNPP-UIL hanno denunciato lo stato di inadeguatezza della struttura. Il personale non consuma più i pasti della mensa “per le condizioni igienico-sanitarie dei locali, non conformi alle normative vigenti e, per la bassa qualità”.
“Oltre alle condizioni dei locali inadeguati e al servizio del vitto, spiegano i segretari Luca De Biasio e Massimo Scardicchio, ora si è aggiunto la presenza di qualche topo. La presenza di qualche roditore è solo l‘ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso della protesta. La commissione di controllo prevista dal capitolato d’appalto con il compito di verificare le condizioni igienico-sanitarie della struttura penitenziaria ha eseguito in cinque anni circa un paio di ricognizione. Il locale mensa necessità di un lavabo e un bagno, da anni i sindacati chiedono questo intervento. La direzione dal canto suo, ha fatto sapere che il provveditore ha deciso di stanziare dei fondi ma, i sindacati non si fidano più delle promesse ora vogliono vedere i fatti pertanto la protesta proseguirà a tempo indeterminato annunciando forme di protesta anche sotto il provveditorato di Bologna”.