Ville con piscina ma “disoccupati”, sequestrati 1,2 milioni a due famiglie rom

Vivevano da veri re, villa con piscina, giardino e una collezione di auto. Ma non dichiaravano alcun reddito al fisco. Per questo motivo la guardia di finanza ha deciso di vederci chiaro. Nel mirino due uomini di origine rom, residenti con le rispettive famiglie nel Comune di Cadeo. Si tratta di giostrai abusivi, titolari di alcuni giostre per bambini installate a Milano, attività che entrambi svolgevano senza permessi né partite IVA.

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Secondo la ricostruzione degli inquirenti i due uomini, con figli e mogli a carico, risiedevano in un’area di sosta per camper attrezzata con un impianto energetico adeguato alle piccole esigenze. Intorno a questo impianto i due uomini hanno costruito, nel corso degli anni, due ville lussuosissime, una delle quali addirittura dotata di piscina. Ville terminate nel 2009 in seguito a lavori regolari e basati su progetti legalmente presentati. Peccato che pian piano la situazione di queste due ville si sia fatta sempre più fumosa. Al catasto non risultano, mentre lo stesso servizio energetico pubblico su cui potevano contare i camper ha continuato a essere utilizzato per garantire il funzionamento delle due enormi abitazioni, una delle quali con piscina annessa. In tutto questo, quanto pagavano le due famiglie? Zero. All’interno di queste ville i due nuclei familiari custodivano poi nove automobili, tra modelli di lusso e utilitarie.

In sostanza, per riassumere quanto trovato dalle fiamme gialle: due famiglie, all’interno delle quali nessun componente ufficialmente lavora e dichiara reddito, che vivono in due ville lussuose sconosciute al catasto e che sfruttano i servizi pubblici (acqua, luce, gas) senza pagare alcuna bolletta.

Una situazione che si protraeva almeno dal 2009. Come è stato possibile? “Molti aspetti di questa vicenda sono ancora da chiarire – spiega il sostituto procuratore Salvatore Cappelleri – il nostro primo obiettivo è capire come queste persone potessero vivere, da dove provenissero i soldi insomma, soldi abbondanti tra l’altro perché se è vero che non pagavano le utenze avevano comunque nove auto da mantenere e in tutto stiamo parlando di otto persone tra i due capi famiglia, donne e bambini. A latere cercheremo poi di capire come sia stato possibile che ciò accadesse: stiamo parlando di due ville visibili e di servizi non pagati a fronte di consumi notevoli”.

Dopo il blitz compiuto dalla guardia di finanza le due ville e alcune auto, per un totale di circa 1,2 milioni di euro, sono state poste sotto sequestro in attesa della prima udienza del processo che si terrà il 20 dicembre. I due uomini sono stati definiti dagli inquirenti “socialmente pericolosi” in base ai numerosi precedenti penali per reati di vario tipo.