E' l'agente più giovane in forza alla Polizia Municipale dell'Unione Bassa Valtrebbia Valluretta e dal settembre scorso è assegnato prevalentemente al comune di Calendasco. Compito non facile quello di Cesare Cappellano, 25enne di Piacenza, chiamato a sostituire Roberto Mazza, per 20 anni ininterrotti vigile del comune della bassa Val Trebbia. Ma dalla sua ha la giovane età e anche tanta voglia di costruire un rapporto diretto con i residenti, perchè è "uno degli aspetti fondamentali del nostro mestiere". Cesare Cappellano è entrato nel corpo della Polizia Municipale nel maggio del 2013, dopo aver vinto il concorso, e il primo servizio in divisa lo ha svolto a Ferriere. Dal dicembre del 2014 è arrivato nell'Unione della Bassa Valtrebbia e Valluretta (che raccoglie i comuni di Rottofreno, Agazzano, Gazzola, Gossolengo, Calendasco, Rivergaro, Gragnano e Sarmato) agli ordini del comandante Alessandro Gambarelli, a partire dal settembre scorso è diventato l'agente di riferimento per il Comune di Calendasco.
"In realtà il lavoro dei quattordici agenti dell'Unione – spiega Cesare Cappellano – è organizzato naturalmente su turni e tutti siamo impiegati per coprire l'intero bacino da 40mila abitanti, ma al tempo stesso è importante far valere la nostra presenza nei comuni che non dispongono di presidi fissi come quello di Calendasco. Mi sono trovato fin da subito molto bene in paese, anche se sento la responsabilità di sostituire un agente esperto e conosciuto".
"Sono il più giovane del gruppo – ricorda Cesare Cappellano – ma la presenza di colleghi esperti mi fa sentire molto tranquillo, il nostro è un contesto sempre stimolante, dove è possibile crescere professionalmente".
"Da parte mia – prosegue – in queste settimane sto cercando costruire un rapporto con le persone e con i residenti, importante è essere sul territorio, ascoltare, conoscere i problemi e le richieste delle persone: solo così si può migliorare e rispondere ai bisogni. A Calendasco c'è tanta gente perbene, semplice, attaccata al proprio lavoro, l'ambiente ideale nel quale operare perchè il rapporto diretto con le persone è fondamentale".
E sulla sicurezza percepita e quella reale, Cappellano afferma un principio chiaro: "E' importante puntare sulla prevenzione e sulla presenza nelle strade e sul territorio, i cittadini, dal canto loro, ci offrono spesso forme di collaborazione preziose. Come i sistemi di controllo del vicinato che si sono diffusi negli ultimi anni, che periodicamente ci procurano informazioni utili. Grazie a questo tipo di apporto si riesce a pattugliare meglio il territorio e compiere un lavoro di prevenzione più capillare".