In casa cinque etti di droga pronti da spacciare, arrestato profugo 22enne

In casa 68 grammi di cocaina e 410 grammi di marijuana, arrestato un profugo nigeriano di 22 anni. Da tempo la Squadra Mobile della polizia seguiva l'uomo, sospettato di spacciare droga a domicilio spostandosi in bicicletta per raggiungere i vari appuntamenti fissati con i clienti, spesso anche direttamente nelle loro abitazioni. Venerdì scorso una pattuglia della polizia che lo stava tenendo d’occhio lo ha notato aggirarsi in sella alla sua bicicletta nei pressi di via Corneliana: il suo atteggiamento sospetto ha lasciato intendere agli operatori che l’uomo si stesse preparando per una consegna. Gli agenti lo hanno così bloccato trovandogli in tasca, in effetti, tre grammi di marijuana divisi in dosi. Il 22enne ha provato a difendersi spiegando che quelle tre dosi erano per consumo personale e ha iniziato a divagare sulla collocazione della sua abitazione fornendo in un primo momento indicazioni false. Nel corso dei numerosi pedinamenti, però, gli agenti avevano scoperto che lo straniero abitava poco lontano, proprio in via Corneliana, e il tentativo di depistaggio da parte del sospetto non ha fatto altro che rafforzare i dubbi degli investigatori: questi ultimi hanno così deciso di perquisire l’appartamento che l’uomo condivideva con altri nigeriani, una sorta di dormitorio circondato da degrado e sporcizia, condizioni igieniche al limite del sopportabile. Nella stanza del 22enne era presente un borsone, all’interno del quale erano stati riposti sacchetti e ovuli contenenti cocaina, per un totale di 68 grammi, e marijuana, per un totale di 410 grammi. Si è scoperto inoltre che il nigeriano era un richiedente asilo giunto in Italia circa un anno fa e per il quale erano scaduti i termini per la richiesta dello status di rifugiato: per lui sono scattate le manette con l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio e ora si trova in carcere in attesa del processo per direttissima.

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“Un’operazione brillante portata a termine dalla nuova e giovane sezione narcotici: dopo un primo rodaggio, nemmeno tanto lungo, i nostri agenti stanno già ottenendo parecchi risultati positivi. Mi complimento davvero con loro” ha detto il dirigente della Squadra Mobile Salvatore Blasco.