Costretta a prostituirsi e a cedere metà dei guadagni ai suoi aguzzini, tre persone arrestate. Le indagini, condotte dal Nucleo Operativo della Compagnia dei carabinieri di Piacenza e coordinate dal pm Antonio Colonna, sono partite nel febbraio scorso dopo che vennero date alle fiamme due auto nella zona di viale Dante. Trattandosi di incendi dolosi, i militari dell’Arma iniziarono alcune indagini partendo dal proprietario di una delle due vetture, un rumeno di 27 anni. Approfondendo la conoscenza del 27enne i carabinieri arrivarono a scoprire che lo straniero, all’inizio del 2016, aveva convinto una ragazza connazionale di 21 anni a raggiungere l’Italia con la speranza di un futuro migliore. Invece, come purtroppo accade in questi casi, la giovane venne fin da subito costretta a prostituirsi. Dopo aver preso atto di questa triste realtà gli inquirenti si concentrarono sulla ragazza scoprendo che il 27enne non era l’unico a sfruttare questa ragazza: il rumeno si divideva i compiti, e soprattutto il denaro guadagnato dalla 21enne, con altre due persone, una donna connazionale di 26 anni e un albanese di 32 anni, entrambi pregiudicati.
I tre costringevano la ragazza a prostituirsi ogni sera nella zona tra strada Caorsana, tra le rotonde di strada Dell’Anselma e via Stradiotti. La obbligavano con continue minacce, violenze psicologiche e talvolta anche fisiche, controllandola di continuo e monitorando i suoi spostamenti. Metà dei guadagni, come detto, le venivano sottratti e divisi tra i tre complici. Al termine delle indagini i tre aguzzini sono stati arrestati con le accuse di favoreggiamento e sfruttamento, continuato e in concorso, della prostituzione: la donna di 26 anni si trova agli arresti domiciliari, mentre il 32enne era già in carcere per spaccio di droga.
“Siamo soddisfatti di aver salvato questa ragazza, ancora di più perché ieri si è celebrata la giornata internazionale contro la violenza sulle donne e con questa operazione vogliamo lanciare un messaggio forte: i maltrattamenti contro le donne rappresentano una piaga ancora troppo presente ma che noi intendiamo contrastare con decisione” ha commentato il comandante della compagnia dei carabinieri di Piacenza Stefano Bezzeccheri.