Mozart è sempre Mozart! Con l’orchestra della Scala vivificata dalle forze piacentine di Ernesto Schiavi, Emanuele Rossi e Pierangelo Negri, abbiamo assistito ad una stupenda edizione de “Le Nozze di Figaro”, la commedia degli inganni che nelle Vienna di Giuseppe II aveva fatto scandalo nel 1786. Le Nozze, gli strattagemmi amorosi, gli indovinelli degli amanti, le gelosie, gli affetti svelati dànno vita nella pièce di Beaumarchais al divenire della vita.Proprio questo miracolo si ripete nella regia di Frederic Wake-Walker, un giovane Maestro moderno che cattura l’attenzione degli spettatori con il gioco molteplice del movimento e della “vis dramatica”. La musica incalzante, mirabilmente concertata, costruisce l’affresco sociale delle Nozze che oggi ci sembrano un documento storico che spiega il perché dell’imminente rivoluzione francese. La protesta del Conte, le insofferenze della Contessa sono il primo dei tanti momenti di crisi che la società aristocratica parigina lamentava, ignara di quanto sarebbe accaduto.L’energia è spirituale e il dinamismo di Figaro sono le chiavi di accesso ad un capolavoro teatrale che si realizza attimo per attimo nell’impalpabile leggerezza della trama.Ed ora veniamo a Cherubino, una figura eterea quanto intrigante che vive, soffre, trema per amore nella bellissima voce di Marianne Crebassa. Energico e meraviglioso il gesto del Direttore dell’Orchestra Franz Welser-Most. Dalla platea della Scala il soffio di vita e di luce della partitura mozartiana ci avvolge e ci conquista fino alla scena finale: il perdono e la riconciliazione degli amanti nella notte che tutto svela. Interessanti e classiche le scene di Antony McDonald per una caratterizzazione psicologica intima e vissuta in tutti i personaggi. Ricordiamo che le voci perfette nella loro individualità di artisti: Markus Werba (Figaro), Golda Schulz (Susanna), Carlo Alvarez e Simon Keenlyside nella parte del Conte, la contessa Rosina (Diana Damrau). Incornicia la vicenda musicale il coro dinamico e attento diretto da Bruno Casoni.Il capolavoro mozartiano, le “Nozze di Figaro”, vive in noi incessantemente come esempio perenne di fiducia nella forza vivificante dell’amore.
Maria Giovanna Forlani – 21 novembre 2016