Il Tar di Parma ha respinto il ricorso presentato dalla coop “Ancora” contro la decisione del Comune di Piacenza di escluderla dalla gara per l'affidamento di assistenza per integrazione scolastica in situazione di handicap. “Ancora” aveva presentato un’offerta con una riduzione sulla base d’asta giudicata eccessiva (oltre il 16 per cento) venendo esclusa dagli uffici di Palazzo Mercanti. Una decisione che trova la soddisfazione di Confcooperative.
“Come Confcooperative esprimiamo soddisfazione per la sentenza del Tar che ha inizialmente ritenuto infondato il ricorso contro il Comune di Piacenza e nei confronti di Unicoop, Eureka e Aurora Domus e quindi lo ha respinto, sottolineando quanto, come associazione, sosteniamo da tempo: chi opera nel settore va pagato correttamente”. Sono le parole di Nicoletta Corvi, direttore di Confcooperative, sulla decisione del Tribunale amministrativo regionale di Parma che ha respinto la richiesta della coop Ancora, esclusa dalla gara indetta dal Comune di Piacenza per l’affidamento di assistenza per l’integrazione scolastica in situazione di handicap. Ancora aveva presentato un’offerta con una riduzione sulla base d’asta giudicata eccessiva (oltre il 16 per cento) venendo esclusa dagli uffici di Palazzo Mercanti.
“Per il movimento cooperativo – prosegue Corvi – è una sentenza molto importante, chiarisce che oltre certi limiti non si può andare; non è possibile comprimere eccessivamente l’offerta, perché significa sacrificare il costo del lavoro degli operatori. Il messaggio del Tar è molto chiaro: non è possibile far pagare ai lavoratori l’eccesso di ribasso. Una situazione che come Confcooperative abbiamo affermato da mesi e che adesso viene riconosciuta anche dai giudici”.