Anche l’assessore regionale Massimo Mezzetti ha partecipato all’incontro istituzionale sul tema della legalità del lavoro nel Polo logistico piacentino, tenutosi stamani all’auditorium Sant’Ilario. “Un momento di confronto – spiega il vicesindaco Francesco Timpano – finalizzato alla costruzione di un nuovo Protocollo di intesa per il miglioramento dei livelli di prevenzione, sicurezza e protezione sociale dei lavoratori negli appalti di facchinaggio, logistica e movimentazione merci”.
All'incontro, introdotto dal sindaco Paolo Dosi e dall’assessore alla Legalità Luigi Gazzola, sono state convocate le associazioni di categoria imprenditoriali, le organizzazioni sindacali, la Direzione territoriale del Lavoro, Inail, Inps e Azienda Usl, “firmatarie nel 2012 – ricorda Timpano – del medesimo protocollo a suo tempo promosso dalla Provincia di Piacenza. L’iniziativa, quattro anni fa, esprimeva l'esigenza di adottare una governance partecipativa del sistema, sollecitando la qualificazione delle imprese che operano nel polo logistico per tutelare la piena regolarità delle condizioni e dei rapporti di lavoro, dei versamenti fiscali e di contributi, il rispetto delle norme di prevenzione in materia di sicurezza e l'uso di strumenti che favorissero il rapporto tra committente e impresa appaltatrice”.
“Si trattava – ha sottolineato anche nel corso dell’incontro odierno il vicesindaco – di un documento dotato anche di strumenti operativi importanti come la promozione degli obblighi di comunicazione già previsti dalla legge, l'applicazione di tariffe minime per le operazioni di facchinaggio e un potenziamento dell'informazione. Uno strumento avanzato, quindi, che si è rivelato indubbiamente utile per per imprimere una direzione inequivocabile alle relazioni sindacali del polo logistico. Tuttavia, nel corso degli anni alcune criticità sono emerse sia in contesti specifici, sia, più in generale, come debolezze caratteristiche del modello di business implementato nei poli logistici, dove non sempre le relazioni sindacali sono virtuose e i problemi sono dettati, in particolare, da presenze di scarsa affidabilità tra le aziende appaltatrici coinvolte. Evidenti casi di concorrenza sleale si manifestano per la coesistenza di cooperazione pura, fortemente legata al territorio, e di cooperazione spuria, spesso di derivazione esogena, la cui capacità di integrarsi localmente appare limitata”.
Diversi gli interventi da parte delle organizzazioni sindacali – Gianluca Zilocchi per Cgil, Gianmaria Pighi per Uil, Ivan Bersani per Cisl – nonché delle categorie economiche, con Paolo Astorri di Confindustria, Gianluca Bonatti di Confcooperative e il presidente di Cna Dario Costantini, unitamente al prefetto di Piacenza Anna Palombi e agli organi di controllo: Gianluca Gardina per la Direzione territoriale del Lavoro e Fabio Marzaroli per l’Azienda Usl.
“Tutti i partecipanti – conclude l’assessore Timpano – hanno condiviso la necessità di sviluppare quel Protocollo, i cui obiettivi rimangono attuali, in tre direzioni. In primo luogo, procedendo alla costituzione di un gruppo tecnico di lavoro che ne rielabori e approfondisca i contenuti, rinnovandolo e rendendolo fortemente operativo. Secondariamente, occorrerà implementare una mappatura degli appalti nei poli logistici, mettendo questi dati a disposizione degli organi ispettivi: l'adesione delle imprese committenti alla mappatura potrà essere considerato un segnale positivo nei confronti dell'intero sistema locale di partecipazione virtuosa alla qualità dei poli logistici. Infine, si dovrà tenere alta l'attenzione sull'evoluzione delle relazioni sindacali dei poli logistici piacentini”.