Nel giro di un anno l’incidenza delle imprese straniere sul totale delle imprese registrate a Piacenza è aumentata di 4 decimali di punto percentuale, attestandosi al 10,8%. Il numero di aziende con titolare o soci non italiani è arrivato a 3.246, il 3,4% in più rispetto al settembre 2015. I movimenti demografici che hanno interessato questo complesso nel corso del 2016 sono quelli di una popolazione in crescita: le iscrizioni sono state infatti più numerose delle cessazioni, con un saldo positivo per 89 realtà. Nel confronto con le province vicine questo risultato spicca, non per segno ma per dimensione. Non stupisce che il settore nel quale si siano concentrate le iscrizioni sia quello dell’edilizia, è questo, infatti, il comparto che in assoluto raduna la percentuale più elevata di imprese straniere (45% del totale).
Anche nell’insieme di queste imprese (così come nel tessuto economico provinciale nel suo complesso) si sta assistendo ad una diversa suddivisione tra forme giuridiche: nonostante la ditta individuale conservi la maggiore incidenza sul totale (82,6%), il suo peso è calato di 3,4 punti percentuali, in corrispondenza di un incremento di 3,8 punti percentuali dell’incidenza delle società di capitale (passate tra il 2011 e il 2016 dal 6% al 9,8% del totale). Il 52% delle imprese straniere è artigiano. Lo è, in particolare, il 90% delle imprese operanti nell’edilizia. Imprese straniere registrate a Piacenza: confronto numerico tra l’anno 2012 ed il 2016, per settori.
Nell’arco di tempo tra il 2012 ed il settembre 2016 sono davvero pochi i settori nei quali il numero di imprese straniere è calato: le costruzioni, la sanità, i trasporti e la gestione di acqua e rifiuti.
L’aumento di aziende straniere nel settore del commercio così come in quello dei pubblici esercizi è probabilmente legata a diversi fattori come la crescita dell’incidenza della componente straniera nella popolazione o la ricerca dell’etnico, che sta crescendo anche a livello nazionale.