Caso Marshall, la Lpr pronta a ricorrere alle vie legali contro la Fipav. Lo hanno annunciato il presidente della società biancorossa Guido Molinaroli e il direttore generale Gabriele Cottarelli. Parliamo del giocatore Leo Marshall, 37 anni, italiano secondo il passaporto (risiede nel nostro Paese da oltre dieci anni) ma non secondo la federazione italiana di volley, per la quale lo schiacciatore resta ancora legato alla federazione cubana. Un problema non da poco per la Lpr dal momento che in questo modo coach Giuliani risulta tuttora vincolato nelle scelte di formazione, non potendo per regolamento schierare più di quattro giocatori stranieri contemporaneamente.
E’ dal 4 luglio che la Lpr tenta di rendere italiano Marshall, ma senza successo: prima uno scambio di missive tra Lpr, Fipav e Fivb, poi il rimpallo di responsabilità e competenze tra le varie federazioni, chi deve dare l’ok e chi no, insomma un calderone confuso che spinge Cottarelli ad analizzare il passato. E dal passato spunta la vicenda del giocatore cubano Dennis, sceso in campo da italiano e che addirittura ha indossato la maglia azzurra nel corso di alcuni allenamenti.
Per chiarezza Cottarelli chiede così lumi alla federazione internazionale, la Fibv appunto, dalla quale si sente rispondere che Dennis potrebbe giocare solo da straniero non avendo mai fatto il cambio di federazione. Sul sito della federazione italiana, la Fipav, c’è scritto però il contrario tant’è che Milano alla fine lo tessera come italiano pagando la tassa umbrella di 10mila franchi, la stessa pagata dalla Lpr per Marshall. Non potendo, però, Dennis essere tesserato da italiano la Fipav modifica l’iscrizione del giocatore facendolo di fatto tornare straniero.
Discorso diverso, ma dello stesso tenore, quello di un altro giocatore cubano, Juantorena, per il quale è stata la Fipav a firmare il cambio di federazione. Da una parte dunque un giocatore, Dennis, la cui appartenenza a questa o a quella federazione viene sancita dalla Fipav, dall’altra un giocatore che approda alla federazione italiana grazie alla firma, sempre, della Fipav.
“E’ la dimostrazione che il cambio di federazione non lo deve firmare per forza Cuba, non è mai stato così. La Fipav, se vuole, può sottoscrivere il cambio di federazione – commenta Cottarelli. “Perché per Juantorena sì e per Marshall no? Perché per Dennis è stata la federazione italiana a rilasciare e ad annullare l’iscrizione alla federazione italiana? Sono domande alle quali cercheremo risposte, se necessario, in sede legale”.
“Si tratta di discriminazione razziale – chiosa Guido Molinaroli – viene impedito a un uomo di origini cubane di diventare italiano anche se ne avrebbe i diritti”.