Nasce il "comitato per la difesa del Trebbia, Nure, Aveto e affluenti". Questa la prima risposta concreta all’annuncio del progetto, depositato in Regione e in attesa di valutazione, per una centrale idroelettrica di 50 megawatt tra la Valdaveto e la Valtrebbia. Le associazioni ambientaliste, che mercoledì sera hanno preso parte a un incontro a Rivergaro, intendono agire concretamente per fermare la proposta presentata da società lombarde con la partecipazione dei comuni di Cerignale, Ottone e Ferriere che prevede un ricavo di energia elettrica mediante la captazione di acqua con condotta forzata per consistenti tratti dei fiumi interessati. Il comitato intende manifestare pubblicamente in occasione della seduta del consiglio provinciale il prossimo lunedì.