Si trovava agli arresti domiciliari ma usciva di casa per commettere reati. In manette è finito un nomade di 30 anni per il quale si sono aperte le porte del carcere. In sostanza l’uomo approfittava delle ore di permesso concesse dal tribunale per poter svolgere le proprie commissioni. Già nel settembre scorso era stato denunciato dai carabinieri di Fiorenzuola per evasione.
Ultimamente, invece, era stato sorpreso mentre passeggiava per le strade di Roveleto di Cadeo insieme a altro individuo pregiudicato, in una zona dove era stato da poco commesso un furto a bordo di una vettura: il 30enne era in possesso di una forbice ed era stato denunciato per possesso di oggetti atti ad offendere. A quel punto la Procura ha deciso di revocare i domiciliari e rinchiudere in carcere l’uomo.