
Ad essere imparziali bisogna comunque ammettere che sono tanti i piacentini che si fermano davanti al Baracchino a firmare la petizione per non rimuovere la struttura. Petizione che i titolari insieme ai clienti più affezionati hanno portato avanti anche questa mattina, davanti agli operai che hanno iniziato a smantellare la struttura. Non quella in metallo, bensì il chiosco in legno annesso al Baracchino originario: “Si tratta di una struttura irregolare, di questo ero consapevole e infatti l’avrei tolta comunque” spiega il titolare Marco Bertoncelli. La struttura in metallo, il Baracchino vero e proprio, con ogni probabilità non verrà rimosso nemmeno oggi: venerdì prossimo 28 ottobre è in programma a Palazzo Mercanti una Commissione Consiliare ad hoc dalla quale potrebbero emergere novità. Anche se non è detto. Nel frattempo, comunque, i titolari si sono chiusi nel silenzio stampa fino a domani e non rilasciano altre dichiarazioni. Si limitano a raccogliere firme per mostrare nero su bianco l’affetto che i piacentini nutrono per il locale. Siamo stati pochi minuti davanti al Baracchino, una decina al massimo, e i passanti che hanno scelto di sottoscrivere la petizione sono stati almeno cinque, gente che passava lì per caso, anziani e giovani. A questi vanno aggiunti anche coloro che passando dichiaravano ai gestori di aver già firmato nei giorni scorsi, ma su questi non possiamo mettere la mano sul fuoco. Qualcuno chiosa: “Ci sono un sacco di gazebo e dehors abusivi in città, perché questo accanimento proprio contro il Baracchino?”. Appuntamento dunque a venerdì prossimo.