Arrestato il pianificatore della violenta rapina avvenuta il 22 aprile scorso al Mercatone Uno di Rottofreno. Si tratta di Massimiliano Zuncheddu, 45enne residente a Rozzano, in provincia di Milano. Proprio a Rozzano il basista ha arruolato i due esecutori, Orazio Musicò di 45 anni e Luciano Comineci di 43 anni. I carabinieri non hanno mai smesso di indagare, cercare, controllare ogni prova, spinti anche dalla gravità di quanto accaduto: “Il vigilante di 45 anni raggiunto dal proiettile oggi si trova ancora costretto su una sedia a rotelle, in riabilitazione. Una rapina di assoluta gravità che non potevamo lasciare impunita” commenta il comandante provinciale dei carabinieri Corrado Scattaretico.
Zuncheddu è stato raggiunto dai carabinieri alcuni giorni fa, nella sua abitazione milanese. Gli inquirenti avevano notato attraverso alcune telecamere gli strani movimenti di una Mercedes Classe A, risultata di proprietà proprio del 45enne, intenta ad aggirarsi proprio nella zona di Rottofreno quel 22 aprile: “Non ho più quella macchina, mi si è bruciata” ha spiegato ai militari. Ed effettivamente dopo la rapina Zuncheddu aveva provveduto a far sparire qualsiasi prova, anche la vettura.
Secondo gli investigatori, però, Zuncheddu avrebbe accompagnato a Rottofreno i due complici proprio a bordo della Mercedes, indirizzandoli poi a uno scooter parcheggiato in zona nel corso di uno dei tanti sopralluoghi compiuti nei giorni precedenti, prima di entrare in azione. Scooter poi risultato rubato sempre a Rozzano.
I due rapinatori avrebbero dovuto intercettare il furgone portavalori nel momento in cui il vigilante era impegnato a caricare il sacco con all’interno i contanti prelevati dal centro commerciale. Vedendosi minacciato con una pistola il vigilante avrebbe dovuto consegnare ciò che aveva in mano. Qualcosa però è andato storto: forse la guardia giurata è stata più veloce del previsto nel compiere le operazioni di carico – scarico e i due malviventi si sono ritrovati in ritardo rispetto alla tabella di marcia. Presi da panico, nel timore di non riuscire a portare a termine il colpo, i due avrebbero sparato. A essere precisi, a imbracciare la pistola e a fare fuoco sarebbe stato Musicò.
Vedendo come stava evolvendo la rapina, Zuncheddu si sarebbe allontanato in fretta e furia lasciando a piedi i due complici. Il motorino utilizzato per raggiungere Mercatone Uno era infatti fuori uso, rimasto gravemente danneggiato nel corso della rapina.
Si tratta ovviamente di ipotesi e le indagini dei carabinieri proseguono: se i tre banditi ora si trovano al carcere delle Novate con l’accusa di rapina aggravata e tentato omicidio, una quarta persona risulta denunciata, mentre altri individui sarebbero indagati. Resta poi da capire come Zuncheddu sia riuscito a entrare in possesso di informazioni delicate inerenti i movimenti e i passaggi della guardia giurata. Insomma, il lavoro dei carabinieri non è ancora finito.